L’intonaco è un prezioso materiale che racchiude in sé diverse funzionalità, sia di carattere estetico che pratico.
Ma cos’è esattamente l’intonaco e a cosa serve?
Per intonaco si intende una composizione a base di malta che viene applicata sui muri rustici, ossia su pareti allo stato grezzo realizzate in mattoni pieni o forati, in pietra o laterizi.
In sostanza la stesura dello strato di intonaco sulle pareti “vergini” serve a:
In questo articolo vedremo quali “ingredienti” servono per comporre l’intonaco fai da te per interni, come si applica e quanti tipi ne esistono in commercio.
Non di rado, soprattutto per applicazioni di piccola entità, si preferisce ricorrere ai prodotti già miscelati, pronti all’uso.
In altri casi invece l’impasto dell’intonaco viene preparato con il fai da te (a mano o con l’aiuto di impastatrici) dosando con cura i vari elementi che lo compongono.
Vediamo qui di seguito le tipologie di intonaco per interni più comunemente utilizzate: è fondamentale scegliere il prodotto con la composizione più adatta al caso specifico e conoscere la relativa tecnica di applicazione.
Prima di passare alla composizione e alle dosi per realizzare un buon intonaco fai da te, occorre fare una prima distinzione che riguarda la destinazione dell’intonaco stesso.
Per evidenti ragioni, l’intonaco da esterni e quello da interni presentano caratteristiche diverse.
Le pareti esterne, a contatto con pioggia, umidità, raggi UV, necessitano di maggiore protezione e devono essere intonacate con prodotti specifici che sappiano contrastare gli agenti atmosferici.
Ad esempio, mentre per le pareti interne è possibile fare uso del gesso per rasare la superficie e portarla a finitura con la tinteggiatura, per i muri esterni dell’edificio il gesso non è adatto perché, temendo l’umidità, non sarebbe un adeguato strato protettivo.
Come si ottiene con il fai da te il prodotto fresco da applicare sulle pareti grezze? Da quali elementi sono composte le miscele per interni?
L’intonaco per interni si prepara con un inerte e un legante, utilizzando diverse combinazioni e dosaggi.
In particolare, i composti possono essere realizzati con:
Accanto agli intonaci tradizionali si inseriscono, come detto, gli intonaci premiscelati, ai quali è necessario aggiungere solo l’acqua. La polvere premiscelata già pronta all’impiego è molto pratica e “sicura”, nel senso che non occorre maneggiare inerti sfusi e le possibilità di sbagliare le proporzioni sono praticamente nulle.
Anche tra gli intonaci premiscelati esistono tipologie più o meno pronte all’uso:
Gli intonaci per uso interno sono strati di malta che vengono applicati alle parete in più fasi.
Generalmente si procede in questo modo:
Vuoi cimentarti con l’applicazione dell’intonaco fai da te ma non sai di quali strumenti e materiali avrai bisogno?
Ecco una lista di attrezzi da tenere a portata di mano:
I listelli di livellamento sono fondamentali per stendere l’intonaco a regola d’arte su superfici molto irregolari come le pareti di mattoni grezzi. Prima di procedere con l’intonacatura è dunque necessario fissare delle guide verticali, perfettamente a piombo, con sporgenza di circa 2 cm dai mattoni. L’incavo che viene a formarsi viene appunto riempito con l’intonaco.
Il costo di un intonaco tradizionale oscilla tra i 12 e i 20 euro al mq, mentre per il premiscelato i prezzi variano dagli 8 ai 18 euro al metro quadro.