L’intonaco è uno strato di malta applicato a mano o a spruzzo sulle pareti grezze con lo scopo di proteggerle e talvolta renderle esteticamente più pregevoli. Inoltre l’intonaco permette una finitura dall’aspetto piacevole a coloro che abitano o fruiscono di strutture per lavoro gli edifici. A tutto ciò si associano evidenti motivi di igiene: sull’intonaco stesso vengono applicate finiture ulteriori che servono a renderlo pulito e a far sì che non spolveri. Esso può essere impastato con inerti e leganti separatamente oppure possiamo scegliere di procedere con un prodotto apposito già pronto.
Vediamo insieme quale intonaco pronto per interni usare, in modo da orientare bene le nostre scelte quando dobbiamo scegliere un prodotto.
Abbiamo già visto cosa sia l’intonaco e quali siano le sue finalità. Altre volte abbiamo affrontato l’argomento, parlando per esempio della malta cementizia e l’intonaco di fondo. Approfittiamo di questo spazio per parlare ancora di questo tema ed in particolare ci dedicheremo all’intonaco pronto per interni.
Innanzitutto ricordiamo cosa s’intende per intonaco e di che cosa sia costituito. Di fatto è uno strato di malta o impasto di vario genere che viene applicato alla parete dapprima grossolanamente e poi viene lisciato, portato in piano ed infine lasciato indurire. Normalmente raggiunge 1.5 cm di spessore circa, all’interno, e 2.5 cm di spessore, all’esterno.
Le miscele per l’ottenimento del prodotto fresco da applicare sono composte normalmente di un inerte ed un legante e possono essere:
Le preparazioni sopra elencate hanno specifiche diverse. Partendo dall’ultimo, il gesso per intonaci è di per sè idrofobo e quindi non idoneo agli esterni. Per gli intonaci con inerte e legante diciamo, invece, che in presenza di solo cemento sono molto compatti e addirittura acquisiscono caratteristiche di impermeabilità. Non lasciano però respirare opportunamente l’involucro edilizio. L’aggiunta di calce in questo senso aiuta, avvicinando la tecnologia a modalità e lavorazioni dal sapore più antico. Un ottimo compromesso sono gli intonaci ottenuti da malta bastarda quindi: cemento e calce assieme.
Non trascuriamo la cosa più importante: esistono intonaci già pronti ai quali è sufficiente aggiungere solo acqua. Tali prodotti sono ottimi perché si presentano come una miscela già pronta all’uso alla quale è necessario aggiungere solo acqua. In questo modo il risultato è garantito poiché la possibilità di sbagliare dosi e proporzioni si riduce moltissimo.
Per ciò che concerne gli intonaci per interni, quindi, si può procedere sostanzialmente in tre modi:
Il prodotto che va per la maggiore ad oggi è il premiscelato. Trattasi di una modalità diversa di procedere, le cui fasi sono le seguenti:
Generalmente, poi, si applicano le dovute finiture.
Questa procedura ha preso il sopravvento negli ultimi anni poiché è più rapida e gestibile rispetto agli intonaci classici. Questi infatti, una volta induriti, non sono più modificabili in alcun modo. Il premiscelato invece, come visto, permette anche aggiustamenti successivi.
Quanto costa l’intonaco premiscelato? Se affidiamo il lavoro ad una ditta esterna abbiamo dei range di spesa ai quali fare riferimento. Certo, se dobbiamo fare intonacare una parete di 15 metri quadrati oppure un intero appartamento il prezzo varierà, ma è possibile riscontrare una spesa che va, a seconda del contesto geografico ed economico, dai 9 ai 20 euro a metro quadrato. Prezzo al quale va aggiunta l’IVA che in opere di manutenzione straordinaria va al 10%.
Se vogliamo avventurarci nella stesura di un intonaco pronto per interni, allora dobbiamo solo conoscere il prezzo del materiale. Questo può aggirarsi dai 3,50 ai 7 euro a sacchetto, con la considerazione che un sacchetto può bastare per un paio di metri quadrati.