Tipi di intonaco: quale scegliere? Composizione e usi nell’edilizia

07/07/21
Ti sei mai chiesto quali sono i diversi tipi di intonaco, a cosa serve e quali sono gli ingredienti necessari per comporlo? In questo articolo approfondiremo ciascuno di questi argomenti, concentrandoci su diversi aspetti interessanti riguardo questo particolare strato protettivo per pareti.
Quando parliamo di intonaco intendiamo lo strato di malta da applicare sulle pareti prima che queste ricevano lo strato di finitura finale e la tinteggiatura. È uno strato protettivo che si applica sulle pareti rustiche, quindi sui mattoni pieni e forati, sui blocchi laterizi o sulla pietra. I muri sono in questo modo protette dagli eventi atmosferici all’esterno e inoltre appaiono pulite e complanari, cosa importante anche per l’interno. Quindi l’intonaco racchiude in sé molteplici fini, sia di tipo funzionale sia estetico sia igienico. In questo articolo approfondiremo: Tipi di intonaco

Intonaco esterno e intonaco interno: le differenze

Come detto, quando pensiamo all’intonaco generalmente facciamo riferimento alla superficie di una parete di color grigio che al tatto risulta estremamente dura e ruvida. Ma come si arriva a questo risultato? E inoltre, esistono altri tipi di intonaco? In effetti è opportuno prima di tutto distinguere a seconda che si tratti di:
  • Intonaco per pareti interne
  • Intonaco per pareti esterne
Procediamo studiando con attenzione le caratteristiche di ciascuna parete.

Intonaco per pareti interne

Nel primo caso infatti su può fare uso anche di gesso per interno, col quale è possibile rasare il muro portandolo a finitura.  Su di essa, potremo infine tinteggiare direttamente. La stessa tecnica non può essere impiegata invece all’esterno, poiché il gesso temendo l’umidità non gestirebbe bene la pioggia e gli altri eventi affini ad essa.  Anche se questa tecnica è stata impiegata molto nei decenni passati, ad oggi si impiega maggiormente l’intonaco tipico, pure nelle sue varianti tradizionali o premiscelate.

Intonaco per pareti esterne

La scelta dell’intonaco per esterni deve essere ben studiata, in quanto avrà un ruolo importante non solo in fatto di estetica, ma anche di protezione verso gli agenti atmosferici. Si parla a questo proposito di diversi tipi di intonaco, come l’intonaco antimuffa, per evitare l’umidità di risalita, o di intonaco termoisolante, come rivestimento protettivo delle murature. Tuttavia, questi due tipi di intonaco sono adatti anche per l’interno. 

La composizione dei tipi di intonaco tradizionali: come realizzare l’impasto

Esistono due tipi di intonaco:
  • Intonaco premiscelato
  • Intonaco civile
Osserviamo la composizione di ciascuna tipologia

Intonaco premiscelato

Poiché l’intonaco premiscelato si presenta in ballini da 25 kg già pronto all’uso, mentre quello tradizionale deve essere preparato da noi stessi, possiamo passare subito alla composizione di quest’ultimo.

Intonaco civile

Le miscele per l’ottenimento del prodotto fresco da applicare sono composte normalmente di un inerte e un legante e possono essere:
  • Inerte fine
  • Calce o cemento
  • Aggiunta di calce e cemento secondo opportune percentuali
  • Acqua
Tipi di intonaco

L’applicazione dell’intonaco tradizionale

Di fatto, l’intonaco è uno strato di malta che viene applicato alla parete con specifici attrezzi in più fasi. L’intero processo è riscontrabile nei principali manuali di tecnologia:
  1. Dapprima, si procede grossolanamente con un primo strato per pareggiare al meglio la parete e le sue irregolarità
  2. In una seconda fase, si completa l’opera raggiungendo con un secondo strato lo spessore definitivo e poi la superficie finale viene lisciata e portata in piano.
  3. Infine, si applica della malta fine su cui si tinteggerà in seguito. Questa non è propriamente una lavorazione specifica dell’intonaco, bensì è la finitura ultima
In caso decidiate di intonacare un muro in modalità fai da te, vi consigliamo di chiedere sempre il parere di un esperto di edilizia e soprattutto di unirvi di materiali e attrezzature ben precisi, come:
  • I singoli materiali sopra esposti per preparare la malta d’intonaco
  • Teli per coprire a terra
  • Cazzuola per maneggiare e lavorare l’intonaco
  • Frattazzo ligneo o di plastica per lavorare e lisciare l’intonaco
  • Regolo d’alluminio per preparare le guide dell’intonaco e, una volta caricato l’intonaco sul muro con la cazzuola, per renderlo complanare
  • Livella a bolla per controllare che le guide vengano realizzate opportunamente verticali
Tipi di intonaco

Tipi di intonaco: cemento o calce?

Tornando alla composizione del prodotto, le varianti sopra elencate hanno caratteristiche specifiche e diverse fra loro. I tipi di intonaco con legante di solo cemento sono molto forti e resistenti e il risultato finale è una superficie compatta e addirittura quasi impermeabile.  Tuttavia, una cattiva caratteristica della malta a base di cemento, è la scarsa traspirabilità. L’aggiunta di calce nella miscela offre all’edificio maggior possibilità di respirare. In questa direzione, gli intonaci ottenuti da malta bastarda sono davvero ottimi: poco cemento e buona parte di calce assieme per un prodotto resistente ma anche traspirante. Con riferimento alla malta bastarda appena vista, citiamo l’intonaco detto generalmente “premiscelato”. Si tratta di un intonaco a forte presenza di calce e povero di cemento. Questo, anche a distanza di 24 ore o più dall’applicazione, può essere grattato in modo da garantire il risultato finale di complanarità. Rispetto ai tipi di intonaco classici sopra visti, presenta caratteristiche meccaniche inferiori. Ciò implica che, anche un anno dopo dalla sua applicazione, non presenterà mai capacità meccaniche tali da garantirne una funzione strutturale, cosa propria invece dell’intonaco tradizionale.

Mapei PoroMap: intonaco deumidificante

Negli edifici in muratura, due delle cause di degrado più frequenti sono l’umidità di risalita capillare e l’azione disgregante prodotta da sali solubili come solfatici, cloruri e nitrati. Per risanare le murature degradate Mapei ha studiato PoroMap Deumidifcante, intonaco mono-prodotto e mono-strato composto da:
  • Leganti idraulici speciali a reattività pozzolanica e resistenti ai sali solubili
  • Sabbie naturali
  • Aggregati leggeri
  • Speciali additivi a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (emicode ec1 r plus), secondo una formula sviluppata nei laboratori di ricerca Mapei.
Le malte confezionate con PoroMap Deumidificante possiedono caratteristiche molto simili in termini di resistenza meccanica, modulo elastico, traspirabilità e porosità, a quelle delle malte a base di calce, calce-pozzolana o calce idraulica, impiegate originariamente nella costruzione degli edifici, anche di quelli di interesse storico.
Intonaco deumidificante Mapei
© Photo credit by Mapei
Rispetto a tali malte, però, PoroMap Deumidificante presenta delle proprietà che rendono il prodotto resistente a:
  • Piogge acide
  • Azione dilavante delle acque piovane
  • Reazione alcali-aggregato
  • Sali solubili, spesso presenti nelle murature e nei terreni su cui poggiano
Può essere utilizzato per la realizzazione di intonaci deumidificanti macro-porosi e isolanti, all’interno e all’esterno, su murature in pietra, mattoni, tufo e miste, anche di recente costruzione, soggette a umidità di risalita capillare e dove sono presenti efflorescenze saline. Per la formazione di intonaco deumidificante su murature in pietra (per esempio quelle di natura calcarea) e in mattoni particolarmente porosi e assorbenti, in generale in tutti i casi dove si riscontrano efflorescenze saline. Ancora, nella realizzazione di intonaci deumidificanti su murature poste in zone lagunari o in prossimità del mare, nel ripristino degli intonaci degradati di edifici costruiti con malte aventi basse prestazioni meccaniche e nella stilatura dei corsi fra pietre, mattoni e tufo di murature “faccia a vista”.
Tipi di intonaco: quale scegliere? Composizione e usi nell’edilizia
Tipi di intonaco: quale scegliere? Composizione e usi nell’edilizia

Quali sono i prezzi dei diversi tipi di intonaco a metro quadrato

Come possiamo immaginare, i costi delle lavorazioni edili variano molto nel nostro paese per una moltitudine di fattori: per esempio la zona dove ci troviamo. Se abitiamo in piena città o in provincia, se dobbiamo fare dei lavori all’interno del quinto piano di un palazzo oppure all’esterno di un’abitazione monofamiliare isolata. Ad ogni modo, concludiamo dicendo che l’intonacatura tradizionale di una parete può costare dai 12 ai 20 euro a metro quadrato portata a lisciatura con il frattazzo.

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