Sostituzione porte interne: quali sono i costi e le agevolazioni?

30/06/21
Quando ci si appresta alla sostituzione delle porte interne ci sono diversi aspetti da valutare oltre ad estetica e funzionalità.
Vanno considerati anche lo spazio a disposizione, la modalità di apertura ed il prezzo, sul quale andranno ad incidere materiali, dimensioni e finiture, soprattutto nel caso si opti per l’acquisto di soluzioni realizzate su misura. Vediamo allora quali sono i costi da sostenere per la sostituzione delle porte interne e quali bonus sono stati previsti dallo Stato per questa tipologia di intervento. In questo articolo approfondiremo:
  • Quanto costa cambiare le porte interne di casa?
  • Maniglie e serrature
  • La manodopera necessaria all’installazione
  • Agevolazioni per la sostituzione delle porte interne Porte di casa esterni

    Quanto costa cambiare le porte interne di casa?

    Esistono numerose tipologie di porte interne moderne o classiche, da quelle a battente a quelle scorrevoli, senza contare le innumerevoli combinazioni di colori e finiture. I prezzi ovviamente variano in base alla soluzione scelta: una porta standard realizzata con materiali economici non avrà lo stesso valore di mercato di una porta in legno massello su misura. Ci sono diversi fattori che incidono sul costo finale di una sostituzione di porte interne, ad esempio andrebbero presi in considerazione:
    • La tipologia della porta
    • I materiali e la finitura
    • Le dimensioni
    • Le maniglie
    • La manodopera necessaria all’installazione
    Vediamoli nel dettaglio.

    La tipologia della porta

    Una porta a battente in laminato ha un prezzo inferiore rispetto ad una con ante in vetro trasparente e profili in alluminio. Le diverse tipologie di porte interne possono essere suddivise principalmente in:
    • Porta a battente: è la più tradizionale, quella che viene fissata da un lato al vano grazie alle cerniere e ruota per aprirsi. Ha un costo solitamente minore rispetto alle altre tipologie.
    • Porta scorrevole: in questa categoria rientrano due soluzioni, nella prima l’anta scorre all’interno di un controtelaio metallico scomparendo dentro la parete, nella seconda l’anta si muove parallela al muro o ad un pannello in vetro, e vi si sovrappone.
    • Porta a libro: in questo caso il pannello è sezionato in due porzioni mobili in grado di aprirsi in modo pieghevole.
    • Porta a bilico: l’anta ruota su un perno grazie al fissaggio ad una staffa.
    Sostituzione porta interna Naturalmente al variare della tipologia cambia anche il prezzo della porta che può partire da un minimo di 150 euro per una soluzione a battente fino ad arrivare ai 400-500 euro al mq di una porta a bilico.

    I materiali e la finitura

    l legno e il vetro sono i materiali privilegiati, a cui si aggiungono il PVC e l’alluminio, soprattutto in combinazione con uno degli altri due. In media una porta battente in legno massello costa tra i 250 e i 700 euro in base al tipo di legno utilizzato, alle dimensioni e allo spessore, all’eventuale presenza di ante decorate o di apertura reversibile e al tipo di finitura (opaca, lucida, laccata). Di contro il costo di una porta interna in PVC può oscillare dai 100 ai 300 euro, dove ad incidere principalmente sul prezzo finale sarà la qualità delle finiture. Materiali diversi per le porte

    Le dimensioni

    Materiali e finiture a parte, anche le misure possono incidere su l’esborso finale. Esistono, infatti, porte di tutte le dimensioni e con chiusure specifiche per adattarsi a qualsiasi vano o problematica di spazio. Se ad essere sostituite, però, sono porte interne che non corrispondono alle misure standard il costo può aumentare anche del 30%. Ecco perché prima di recarsi dal rivenditore è necessario prendere con esattezza le misure del vano. 

    Maniglie e serrature

    In base al tipo di arredamento e alla tipologia di serramento è possibile prevedere maniglie e serrature di diverso stile e funzionamento. I prezzi, mai come in questo caso, possono essere i più disparati: possono variare dalle poche decine di euro per i modelli basici fino a toccare le migliaia di euro per le serrature a riconoscimento biometrico, in grado di comprendere chi si trova davanti alla porta. Reparazione alla porta

    La manodopera necessaria all’installazione

    Eliminare una vecchia porta per posarne una nuova è una tipologia di lavoro che esegue l’installatore, ed è un servizio che di solito è fornito dal rivenditore. In genere il controtelaio non viene sostituito, a patto che non si trovi in pessime condizioni. Se così fosse si dovrebbe intervenire anche sulla muratura con un conseguente aumento di prezzo. Le porte scorrevoli e i modelli filomuro, invece, richiedono l’installazione di un controtelaio a scomparsa, a meno che la porta da sostituire non sia praticamente uguale a quella nuova. Ne consegue che il prezzo per l’installazione di una porta a scomparsa è solitamente maggiore da quello dell’installazione di una porta a battente.

    Agevolazioni per la sostituzione delle porte interne

    La sostituzione delle porte interne consente di godere delle detrazioni fiscali previste dal Superbonus 110%, con due diversi bonus:
    • Bonus ristrutturazione al 50%
    • Sismabonus 110%
    Ma quando si può avere l’uno e quando l’altro? Vediamolo di seguito.

    Bonus ristrutturazione al 50%

    Il Governo ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 le detrazioni fiscali del 50% per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria fino a un limite di spesa di 96.000 euro. Questo significa che è possibile usufruire dell’agevolazione anche per la sostituzione delle porte interne purché queste rientrino in un progetto di ristrutturazione.  
    Sostituzione porte interne: quali sono i costi e le agevolazioni?
    Sostituzione porte interne: quali sono i costi e le agevolazioni?
    È possibile detrarre il costo per la sostituzione delle porte se si sta effettuando:
    • Un intervento di manutenzione straordinaria per il quali basti una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata da fare al comune);
    • Un intervento di ristrutturazione per il quale è necessaria una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
    Quindi si può richiedere il Bonus ristrutturazione, ad esempio, se si desidera creare nuove stanze separate grazie all’installazione di porte, se si sta rifacendo l’impianto elettrico, idrico o di riscaldamento o ancora se si vogliono allargare le porte interne esistenti. Anche la modifica di un muro per l’installazione di un sistema a scomparsa al posto di una porta a battente può usufruire della detrazione del 50%. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito però che: se oltre alla sostituzione delle porte, non sono previste modifiche agli ambienti, purtroppo non si ha diritto alle agevolazioni. Il Bonus può essere richiesto:
    • Come detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi: ossia si può riprendere il 50% dell’importo in 10 anni;
    • Come sconto in fattura: il rivenditore di porte concederà uno sconto di importo pari al 50% della spesa concordata;
    • Utilizzando la cessione del credito: in questo caso il cliente paga l’intera somma preventivata, ma nello stesso tempo farà un accordo con una banca per cedere il suo credito verso l’erario. Oppure potrebbe essere il rivenditore a voler recuperare subito la somma anticipata praticando uno sconto in fattura e cedendo il suo credito a terzi.
    L’opzione scelta dal richiedente deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate tramite apposito modello. cambiare la porta dentro casa

    Sismabonus 110%

    È possibile ottenere la detrazione del 110% dei costi sostenuti per l’acquisto di porte interne purché quest’ultimo sia collegato ad interventi mirati al miglioramento delle prestazioni antisismiche. Ciò significa che se si demolisce e ricostruisce un edificio per aumentarne la solidità e le performance in caso di terremoti la sostituzione delle porte interne rientra nell’agevolazione. Vuoi approfondire l’argomento o richiedere un consiglio ad uno specialista? Contattaci qui!
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