A differenza di quanto avviene quando si fanno piccoli lavori di rinnovo o di manutenzione, la ristrutturazione domestica prevede l’apertura di un vero e proprio cantiere edile.
Vediamo, quindi, in questo articolo le norme di riferimento, le figure responsabili della sicurezza nel cantiere e tutto ciò che devi sapere perché la ristrutturazione proceda nel modo più giusto.
I lavori di ristrutturazione impongono il rispetto di tutti i protocolli e di tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro.
Secondo l’INAIL, il cantiere si conferma ogni anno come il luogo a più alto rischio infortunistico e, per la Giornata mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, vogliamo dedicare questo articolo proprio alle norme di riferimento e alle buone prassi per la sicurezza edilizia.
Per i non addetti ai lavori, infatti, comprendere adempimenti e, soprattutto, responsabilità all’interno di un cantiere non è semplice, ma nel caso di ristrutturazione casa o appartamento è assolutamente necessario.
In questo articolo parleremo di:
Come dicevamo, orientarsi tra norme, procedure e regolamenti non è mai semplice, ma quando si tratta di ridurre i rischi di infortuni niente può essere trascurato.
Prima di affrontare nel dettaglio il tema della sicurezza sui cantieri nei lavori di ristrutturazione, vediamo cosa significa la sicurezza sul lavoro.
Essa viene definita come “la condizione per la quale tutti coloro che lavorano possono svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza, senza essere esposti a rischio di incidenti o malattie professionali”.
In Italia, la norma di riferimento è il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (Dlgs 81/2008) che contiene anche le prescrizioni in riferimento al particolare caso della sicurezza cantieri edili.
Il Decreto punta, in particolare, alla prevenzione e alla riduzione del rischio, indicando anche le figure responsabili di pianificare, verificare e individuare le migliori soluzioni di sicurezza.
A seconda della tipologia di lavori di ristrutturazione che verranno eseguiti, del numero di imprese coinvolte, della durata e della grandezza del cantiere edile, le figure di riferimento per la sicurezza sono diverse.
Da non trascurare e sottovalutare è, per esempio, la responsabilità che il committente (ovvero la persona per cui i lavori vengono eseguiti) ha nell’assicurarsi che i lavoro vengano eseguiti in sicurezza.
Il Testo Unico sulla Salute e sulla Sicurezza sul Lavoro individua come figure chiave per la sicurezza nel cantiere edile:
Come puoi vedere, se non viene delegata la responsabilità, è il committente il primo a rispondere direttamente della sicurezza e salute dei lavoratori sin dalle prime fasi di progettazione.
Si tratta di una responsabilità molto importante e di cui spesso i committenti non sono pienamente consapevoli nel momento in cui affidano il lavoro di ristrutturazione della propria casa a un’impresa edile.
Il responsabile dei lavori (che ricordiamo coincide con il committente se non diversamente specificato) ha il dovere di organizzare il cantiere edile ai fini della sicurezza e di procedere ad alcune verifiche documentali.
In particolare si tratta di:
In alcuni casi specifici il committente ha anche il dovere e obbligo di:
L’obbligo per il committente di nominare il coordinatore per la sicurezza sorge quando nel cantiere sono coinvolte più di una impresa – una situazione molto più frequente di quanto si possa pensare.
In particolare, il responsabile per la sicurezza deve nominare due figure distinte:
Solo nel caso di lavori privati di ristrutturazione, di valore inferiore a €100.000 e non soggetti all’obbligo del permesso di costruire, le due figure possono coincidere.
Un cantiere edile rappresenta uno dei luoghi di lavoro che espone a maggiori rischi chi vi opera.
Non per nulla gli incidenti sul lavoro che avvengono durante i lavori di edilizia sono tra i più numerosi ogni anno, e questo fa capire quanto la sicurezza sui cantieri nei lavori di ristrutturazione non sia una faccenda da sottovalutare.
Come per i lavori in quota per il rifacimento di un tetto, anche nei lavori di ristrutturazione sono prescritti dispositivi di protezione collettiva (DPC) e, quando questi non sono sufficienti a garantire la sicurezza degli operatori, dispositivi di protezione individuale (DPI), oltre all’abbigliamento antinfortunistico.
Alcuni esempi possono essere:
I cantieri edili di ristrutturazione sono sempre più numerosi, e con il Bonus 110% e gli altri incentivi hanno visto un’impennata nell’ultimo anno in ogni parte d’Italia.
Come hai potuto vedere però per ristrutturare casa la sicurezza in cantiere è una grande responsabilità da non sottovalutare che ricade in capo al committente.
Verifica, quindi, che l’impresa a cui ti affidi segua tutte le normative per vivere nel modo più sereno possibile questo grande cambiamento.
E se hai bisogno di suggerimenti da parte di esperti della ristrutturazione per scoprire, materiali, prodotti e soluzioni moderne ed ecosostenibili, contattaci e scopri il punto Made più vicino a te.