Da sempre il legno è considerato il materiale per eccellenza nella produzione di porte e finestre.
In buona parte le ragioni risiedono nelle qualità estetiche di un materiale naturale, caldo e versatile, declinabile in infinite varianti e capace di arredare con stile ed eleganza qualsiasi ambiente della casa.
Ma i motivi del successo degli infissi in legno sono anche altri, perlopiù legati alla funzionalità, alla capacità di garantire la giusta sicurezza, un corretto grado di isolamento termoacustico e un concreto risparmio energetico.
In altri termini, i serramenti legno sono tra i più scelti per abitazioni e altri contesti architettonici anche e soprattutto per le ottime proprietà meccaniche, fisiche e tecnologiche che possono vantare.
Gli infissi realizzati con questo materiale “vivo” e pregiato, oltre che belli da vedere, sono anche robusti, resistenti e funzionali.
Se ben mantenuti attraverso trattamenti protettivi dagli agenti esterni, le finestre in legno possono funzionare efficacemente per molti anni garantendo un buon livello di isolamento termico e, di conseguenza, un buon risparmio energetico.
Rispetto ad altri materiali, come alluminio e PVC, i serramenti legno sono più delicati e necessitano di una maggiore manutenzione per mantenere intatte le proprie caratteristiche fisiche. Ma si tratta di un “sacrificio” accettabile, ampiamente ripagato dalla naturale eleganza del legno e dalla sua capacità di rendere gli ambienti caldi e accoglienti.
Sulla longevità e sull’efficacia degli infissi in legno incide molto il tipo di legno utilizzato. Non tutti i legni, infatti, sono ugualmente resistenti, stabili e termoisolanti.
Non esiste in termini assoluti un’essenza legnosa migliore di altre per la realizzazione degli infissi. Ciascun legname ha le proprie caratteristiche e può risultare il più resistente o il più adatto ad un determinato contesto climatico-ambientale.
Qualche esempio?
Se vi trovate in una zona di mare o particolarmente umida, prediligete il larice, il castagno, il rovere o il niangon. Quest’ultimo, appartenente alla famiglia del mogano, ha una fibra compatta capace di durare nel tempo e resistere molto bene all’umidità.
A volte, la scelta del legno per i serramenti di casa passa per ragioni legate all’estetica e al design:
Venature a vista o copertura uniforme? Nel primo caso, serramenti in castagno, nel secondo infissi in rovere, meranti, larice rigatino e okumè, un legno molto pregiato, diffuso nelle foreste tropicali dell’Africa occidentale.
Veniamo ora alle principali caratteristiche che determinano la qualità di una finestra in legno.
Per farci un’idea del budget da destinare all’acquisto delle finestre in legno, potremmo partire dai costi indicativi della materia prima, ossia le diverse qualità di legno.
A partire da questo dato, dovremmo poi considerare le variabili relative alla struttura della finestra: dimensioni, tipo di funzionamento (battente, scorrevole, a ribalta), presenza o meno di sistemi antieffrazione, trattamenti subiti per aumentare il grado di isolamento termico e via dicendo.
Qui in basso troviamo una rassegna dei prezzi al metro cubo delle varie essenze di legno, calcolati stimando una media tra i diversi livelli di qualità nell’ambito della stessa essenza.
I legni più economici sono quelli teneri e con fibra disomogenea, come abete e pino, il cui costo indicativo varia tra i 400 e i 500 euro al metro cubo.
I legni più pregiati, duri, compatti e resistenti hanno costi superiori: