La ristrutturazione delle facciate esterne in mattoni e pietra per una protezione stabile e duratura

08/10/16

Il fascino delle costruzioni in pietra e l’eleganza delle pareti in mattoni sono un elemento che spesso caratterizza i nostri centri urbani. In Italia, infatti, sono queste le tipologie costruttive maggiormente diffuse in zone rurali e centri storici; un patrimonio cospicuo che necessita di cura e manutenzione affinché preservi le sue caratteristiche. Ci viene in aiuto Weber che, con il suo protettivo weber FV-A, consente una protezione stabile e duratura alle pareti in mattoni e pietra.

I materiali per facciate esterne da trattare sono elementi dalle caratteristiche complesse.
La ristrutturazione delle facciate esterne in mattoni e pietra per una protezione stabile e duratura

La ristrutturazione delle facciate esterne: il rispetto delle superfici

La ristrutturazione delle facciate esterne è uno dei passaggi più importanti nella manutenzione della casa. Se la facciata si compone di mattoni o di pietre a vista è importante proteggerla correttamente poiché viene meno lo strato protettivo dell’intonaco e l’intera superficie è esposta direttamente a agenti atmosferici, sbalzi di temperatura e attacco di muffe e microrganismi che possono intaccarne la solidità e uniformità.

A tal proposito, quando si passa alla ristrutturazione della facciate esterne a vivo, è importante che il prodotto che si va ad utilizzare sia totalmente compatibile con la natura del materiale: un prodotto idrorepellente per pietra che cristallizzi eccessivamente il materiale presenta importanti controindicazioni sulla lunga distanza. Un intervento scarsamente reversibile non è mai auspicabile poiché, a dispetto di quello che si pensa comunemente, anche materiali inorganici come la pietra e i conglomerati cementizi necessitano di un certo grado di traspirabilità per mantenere l’equilibrio igrometrico in uno stato ottimale.

La ristrutturazione delle facciate esterne in mattoni e pietra per una protezione stabile e duratura

Il deterioramento dei materiali per le facciate esterne, quando intervenire

La ristrutturazione delle facciate esterne si compone di varie fasi, prima fra tutte la valutazione della necessità e tipologia di intervento. Quand’è che i materiali per le facciate esterne necessitano di recupero e manutenzione? Tra i vari materiali per le facciate esterne l’intonaco è quello che ha il degrado più facilmente valutabile poiché si manifestano disconnessioni, risalite d’acqua, umidità e distacco del materiale.

Le facciate in mattoni o pietra, invece, hanno “sintomi” meno evidenti ma altrettanto pericolosi: il distacco di alcune porzioni di malta, escrescenze saline superficiali e parziali distacchi della muratura sono campanelli d’allarme da cogliere. Da qui l’esigenza di trovare un buon idrorepellente per pietra e mattoni che ne permetta una manutenzione di lunga durata e ne rispetti le caratteristiche etetiche e fisiche: weber FV-A.

La ristrutturazione delle facciate esterne in mattoni e pietra per una protezione stabile e duratura

Idrorepellente per pietra e mattoni, come avere un lavoro a regola d’arte

Weber FV-A è un protettivo silano-silossanico idrorepellente a base acqua, ossia un idrorepellente per pietra e mattoni. Questo tipo di idrorepellente per pietra è particolarmente indicato nelle operazioni di restauro poiché a base d’acqua e non contiene sostanze in grado di alterare le caratteristiche delle superfici su cui viene applicato. E’ consigliato nella ristrutturazione di facciate esterne a vista, dove gli agenti atmosferici battono direttamente sulla struttura muraria ma anche come protettivo per le parete maggiormente soggette a ristagno di umidità come quelle esposte a nord.

Considerando che i materiali per facciate esterne da trattare sono già elementi dalle caratteristiche complesse, weber FV-A semplifica di molto il lavoro di manutenzione poiché è già pronto per l’uso: basterà avere cura di ripulire la superficie di applicazione da inerti instabili e passare due mani di prodotto usando un rullo, un pennello o, meglio, una irroratrice a bassa pressione, e la fase finale di protezione della ristrutturazione delle facciate esterne sarà conclusa. Si consiglia, inoltre di operare tra temperature esterne comprese tra +5° e +35°, preferibilmente non sotto la luce diretta del sole e non con piogge imminenti in arrivo, così da lasciare asciugare con tempi adeguati il prodotto e ottimizzare la sua resa nel tempo.

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