L’interior design è in continua evoluzione poiché in continua evoluzione sono il gusto e la percezione degli ambienti. Col tempo abbiamo sviluppato attrazione per materiali sempre nuovi, con rese, colori, tessiture e pattern in continuo aggiornamento. Spesso, si procede con andamento ciclico, come è il caso delle piastrelle stile metrò, che si usavano nelle cucine inglesi degli anni ’30 e non solo. Negli ultimi anni sono tornate nuovamente di tendenza e spesso vengono reimpiegate. La resina per pareti è una soluzione di gusto più profondamente moderno, contemporaneo, e sta conoscendo grande sviluppo ultimamente. Parliamo assieme del materiale, della sua applicazione e della resa estetica finale.
Si è già parlato delle resine e in particolare delle “Resine per pavimenti: prezzi, resa estetica, funzionalità”. Si tratta di soluzioni adottabili anche per pareti con effetti estetici di grande rilievo.
Infatti la resina per pareti può essere applicata come finitura in più modi e su più superfici. Essa si compone di due elementi da miscelare assieme:
La resina, che è definibile chimicamente come un polimero, viene mescolata con un termoindurente e in questo modo inneschiamo il processo che porta all’indurimento del materiale. E’ da fare attenzione al fatto che per termoindurente non intendiamo qualcosa che necessita di applicazione di calore come possiamo immaginarcelo, bensì è sufficiente che stia a contatto con l’ambiente esterno nella sua normale temperatura.
Queste sono le cosiddette resine bicompenti, ovvero quelle in cui i due materiali sono separati e noi dobbiamo unirli per l’ottenimento del risultato. Nel caso della monocomponente invece l’indurente è presente in modo latente quindi di fatto non dobbiamo mescolare i prodotti assieme.
Le resine esistono di molte famiglie ma principalmente consideriamo:
Queste si prestano generalmente ad usi diversi.
L’applicazione della resina può avvenire in due modi:
La differenza sta nel tipo di articolo che intendiamo usare. Infatti talune sono delle reali vernici in termini pratici, da applicarsi a pennello o a rullo, altre invece raggiungono spessori maggiori, intorno ai 2-4 mm, e si applicano a spatola americana e altri attrezzi del caso.
La distinzione di cui sopra ci torna comoda per introdurre l’utilizzo di resina su parete.
Supponiamo di poterla usare nei seguenti ambienti:
In questi casi potremmo decidere di mantenere le superfici già presenti, ovvero le piastrelle impiegate, al fine garantire lo stesso affetto di rilievo e fughe a vista. Procediamo quindi applicando direttamente la resina a pennello o rullo e il risultato finale sarà quello di un nuovo colore con un nuovo effetto che, rispetto a una tipica pittura, è più materico, mosso, accattivante.
Oppure possiamo asportare i rivestimenti e procedere con un’applicazione a spatola americana. L’estetica finale sarà più corposa, caratterizzata da un maggior rilievo e presenza scenica.
Vediamo assieme un ciclo tipico per un’eventuale applicazione della resina per pareti fai da te, qualora foste interessati a misurarvi direttamente con la realtà. Da questo punto di vista, diciamo che le resine per pareti sono più gestibili rispetto a quelle per pavimenti, poiché in quest’ultimo caso la lavorazione è più impegnativa. Per la pareti è più agevole poiché il carico di sollecitazioni che deve sopportare è inferiore.
Munitevi di:
Nel presente caso ipotizziamo l’impiego di un prodotto a pennello. Il grande vantaggio è che potete direttamente applicarlo al supporto esistente.
Terminiamo parlando dei costi da affrontare per lavorare le resine per pareti.
Inizialmente è da sottolineare che la resina era abbastanza economica, sia in termini di applicazione ma soprattutto in termini di costo del materiale. Poi, secondo la legge del mercato domanda-offerta, avendo molta richiesta il suo prezzo è salito molto.
Ipotizzando di richiedere un preventivo di fornitura e posa in opera da parte di un artigiano specializzato, potreste spendere dai 35 ai 70 euro a metro quadrato più IVA, un prezzo inferiore all’applicazione su pavimento che, come spiegato, prevede altre caratteristiche e processi più laboriosi.