Pavimenti galleggianti per esterni: cosa sono e come funzionano

27/09/19

La produzione di piastrelle e affini e le tecnologie impiegate per la posa del pavimento hanno avuto nel tempo un continuo sviluppo, evolvendosi in modo da mettere a disposizione degli installatori e degli utilizzatori nuove possibilità progettuali ed esecutive.
Una delle soluzioni più intelligenti, e di cui sempre più si fa largo uso negli ambienti adibiti a ufficio ma non solo, è il sistema di posa galleggiante.
Questo presenta una serie di vantaggi soprattutto se siamo in ambiente esterno, dove abbiamo il problema degli sbalzi di temperatura e dello smaltimento delle acque meteoriche. Pertanto, oggi, dedicheremo un focus specifico ai pavimenti galleggianti per esterni.

Pavimenti galleggianti: come funzionano

Il classico pavimento viene posto in opera tramite l’impiego di colla applicata a spatola americana sul piano sottostante, e dove quindi poggeremo le piastrelle e attenderemo fino a che la colla non avrà indurito. Trattasi di una posa a umido.
Questo è un metodo classico che porta con sé benefici immutati e, se ben realizzato, dura per molto tempo sia in interno sia in esterno.
Tuttavia, una volta posto in opera è permanente, a meno che non si proceda alla sua demolizione. E inoltre la sua longevità è legata indissolubilmente al perfetto funzionamento dei sistemi tecnologici che lo interessano.

Primo fra tutti, l’impermeabilizzazione del pacchetto solaio negli ambienti esterni come per esempio una terrazza.

Cosa presentano di innovativo i pavimenti galleggianti? Come si struttura il loro sistema di posa in opera? Di fatto, si tratta di una tecnologia a secco, la cui posa prevede i seguenti passaggi:

  • In basso si posizionano dei piedini metallici regolabili in altezza -o anche in plastica rigida- sui quali poggeremo poi le piastrelle. Questi piedini possono raggiungere altezze variabili, dai pochi centimetri a più decine di centimetri.
  • Sopra i supporti avviene la posa delle piastrelle che sono differenti da quelle normalmente impiegate. Infatti, mentre queste sono spesse non più di un centimetro, nei galleggianti si usano elementi spessi 2 o 3 centimetri e sulla faccia estradossale presentano una finitura in gres porcellanato per esterno mentre sottostante a questa uno strato che assume una funzione strutturale. Infatti, poggiando solo ai 4 spigoli, devono avere un comportamento assimilabile a un solaio autoportante a piastra.

Ciò che importa sottolineare, è che al di sotto del pavimento rimane un’intercapedine nella quale possiamo fare passare tutto il necessario, come per esempio cablaggi e forassiti varie.
Nel caso del pavimento esterno, i piedini poggeranno direttamente sul sistema di impermeabilizzazione. L’acqua piovana sarà libera di percolare attraverso il pavimento e raggiungere l’impermeabilizzante, così da essere correttamente smaltita lasciando le piastrelle umide per il minor tempo possibile.

pavimenti galleggianti per esterni

Pavimenti galleggianti per esterni: pro e contro

Quali sono dunque i pro e i contro di una soluzione tecnologica di questo genere in esterno? Proviamo a vederli assieme:

  • Si tratta di un sistema basato su montaggio a secco. Questo permette l’installazione e la rimozione del medesimo in modo agile e pratico. Inoltre, qualora fosse necessaria una qualunque opera di manutenzione –per esempio la sostituzione di una piastrella sulla quale è caduto un oggetto sfuggitoci di mano- è possibile agire in modo non invasivo, senza rompere e ripristinare alcunché.

Pavimenti galleggianti per esterni: cosa sono e come funzionano

  • La posa in opera dei sistemi classici prevede la realizzazione di un pacchetto impermeabilizzante a diretto contatto con le piastrelle, di fatto completamente fuso con esse. In questo caso i due sistemi sono del tutto separati fra loro. Se si presenta un qualunque problema di impermeabilizzazione, può essere risolto separatamente al pavimento.
  • Il contro più immediato che ci sentiamo di segnalare è dato dal problema degli spessori. Il pacchetto galleggiante come spiegato necessita obbligatoriamente una certa altezza per essere installato e talvolta non abbiamo a disposizione 5-8 centimetri per la posa in opera.
Pavimenti galleggianti per esterni: cosa sono e come funzionano

Pannelli galleggianti per esterni prezzi

Infine, dedichiamo una specifica parentesi ai prezzi di questi sistemi di posa.
La tecnologia impiegata è, come visto, diversa dalla norma e prevede una sottostruttura irrinunciabile. Sopra questa, i materiali che si avvicendano possono essere numerosi.
Facciamo alcuni esempi.
Nel caso del gres, abbiamo che la posa della sottostruttura può costare dai 15 ai 40 euro a metro quadrato circa –dipende molto dall’altezza del sistema- e le piastrelle soprastanti invece ci possono costare dai 20 ai 60 euro a metro quadrato.
Se invece vogliamo posare in opera delle “piastrelle” in pietra autentica, in questo caso si possono spendere anche 70-100 euro a metro quadrato solo per queste.

Pavimenti galleggianti per esterni: cosa sono e come funzionano

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