Perché usare pannelli coibentati per isolare il tetto

23/01/16

Che un buon isolamento passi anche, e forse sopratutto, per una buona coibentazione del tetto è cosa risaputa. Il tetto è l’elemento attraverso cui l’edificio percepisce la più diretta irradiazione solare e altrettanto facilmente disperde calore. Inoltre è l’elemento che nell’intero ciclo di vita dell’edificio necessita maggiormente di manutenzione per mantenere inalterate le sue caratteristiche: rifare il tetto è una delle prime voci quando si parla di restauro di immobili. Garantire una microventilazione che stabilizzi le dispersioni è un ottimo approccio al problema e PIR Energy di Wierer è uno dei pannelli coibentati che può rivelarsi un prezioso elemento isolante da cui partire per il risanamento delle coperture.

La coibentazione del tetto è fondamentale per un buon isolamento.

Costruire un tetto a regola d’arte, il segreto del buon abitare

Il tetto è un elemento fondamentale che va costruito a regola d’arte perché deve assolvere a più funzioni: impermeabilizzare, isolare, ventilare, produrre energia o acqua calda. Facile comprendere quindi quanto la scelta di pannelli coibentati ad alta efficienza possa fare la differenza nella coibentazione del tetto. Inoltre il tetto ha anche una funzione estetica che nel contesto architettonico italiano continua ad essere di importanza altrettanto fondamentale. Proprio per questo motivo, occorre prestare la massima attenzione nella scelta dei materiali e delle soluzioni di coibentazione.

L’isolamento del tetto con pannelli coibentati ha come obiettivo non solo quello di creare coperture impermeabili in grado di ostacolare il passaggio di agenti atmosferici ma anche di creare condizioni abitative interne confortevoli sia per quanto attiene al calore che al rumore. Per creare un buon isolamento, in particolare termico, dell’ambiente domestico bisogna prestare particolare attenzione a come viene realizzato quello del tetto, questo, infatti, tra tutte le superfici perimetrali è quello che è sottoposto alla maggiore escursione termica. La sua temperatura può, infatti, andare da alcuni gradi al di sotto dello 0°C, nei mesi invernali, ai circa 90°C di una giornata assolata di agosto.

Si comprende abbastanza facilmente che, con queste condizioni, per mantenere costante la temperatura della casa è necessario un considerevole dispendio di energia, sia per riscaldarla in inverno che per rinfrescarla in estate. Dispendio che, oltre ad essere oneroso in quanto la produzione di energia comporta un costo che non è di solito irrilevante qualunque sia il sistema utilizzato, comporta anche un notevole impatto ambientale, in quanto l’energia termica è in massima parte ottenuta bruciando combustibili fossili che creano inquinamento ed immissione di CO2 in atmosfera. Per queste ragioni spesso si ricorre al cappotto termico, un sistema di rivestimento che aiuta a mantenere le condizioni abitative in condizioni ottimali, cercando di ridurre al minimo le escursioni e i ponti termici che, inevitabilmente, vengono a crearsi tra le diverse superfici che compongono la casa.

Perché usare pannelli coibentati per isolare il tetto

Come si isola un tetto?

L’isolamento deve essere effettuato con materiali a conducibilità costante accoppiati a materiali bituminosi. E’ necessario che l’isolante sia inalterabile al caldo e resista alle dilatazioni dovute al cambiamento di temperatura, in modo da non lacerare la membrana impermeabilizzante. Nel caso di coperture con tetto a falde, se il sottotetto non è praticabile, è sufficiente isolare solo il solaio piano con materiali ad elevato spessore, in modo da assicurare un’adeguata coibentazione anche all’abitazione sottostante. Una soluzione può essere anche quella di realizzare un controsoffitto all’interno dell’abitazione, utili a tal proposito le soluzioni che prevedono l’inserimento di pannelli coibentati in strutture prefabbricate, la combinazione con l’uso del cappotto termico come rivestimento esterno dà buoni risultati.

Se il sottotetto è stato recuperato ad uso abitativo come mansarda, invece, è necessario isolare direttamente le falde per assicurare il necessario comfort. Si può intervenire anche dall’interno, senza rimuovere la copertura e, se l’isolante, di solito applicabile sotto forma di pannelli coibentati, si può applicare tra le travi del tetto, non si perde neanche spazio utile. Naturalmente, vanno sempre rispettati i limiti di altezze, superfici e rapporti aeroilluminanti previsti dal locale Regolamento Edilizio.

Il cappotto termico è altamente isolante sia in abito termico che acustico.

Il tetto microventilato ci permette di usare l’aria come isolante.

Uno dei migliori sistemi di coibentazione del tetto consiste nella realizzazione di una copertura ventilata. Il principio consiste nella creazione di una camera d’aria tra il manto di tegole e lo strato isolante sottostante. In questo modo si crea un movimento ascendente dell’aria dalla gronda verso il colmo, che, per effetto della ventilazione, diminuisce la quantità di calore trasmessa dalle tegole, che, come già accennato, in estate raggiungono anche i 90°, alla struttura sottostante. Un sistema per realizzarlo è quello di inserire dei pannelli di sughero tra le tavelle e il manto di tegole. Nei tetti in legno il sollevamento delle tegole si ottiene grazie a una doppia listellatura incrociata, a cui le tegole vengono avvitate. Questo sistema presuppone l’utilizzo di pannelli coibentati in grado di sopportare il sovraccarico dovuto al peso delle tegole, dei listelli e dell’avvitatura, senza deformarsi.

Pannelli coibentati, una soluzione pratica e veloce.

I pannelli coibentati per tetti e per interni rappresentano una delle migliori innovazioni in campo edile per quel che concerne le coperture isolanti, assieme all’utilizzo del cappotto termico che si fonda su un principio molto simile. Sono altamente isolanti sia in abito termico che acustico e molto resistenti. La qualità dei materiali utilizzati per la loro realizzazione gli conferisce prestazioni meccaniche e di durata nel tempo che nulla hanno da invidiare alle coperture tradizionali. I pannelli coibentati trovano largo impiego nelle coperture di tetti, pareti interne ed esterne e pavimenti di edifici privati, commerciali e industriali. Il materiale isolante più utilizzato per la realizzazione di pannelli coibentati è il poliuretano. Ciò è dovuto al fatto che il poliuretano è un materiale altamente resistente ad abrasioni, a sforzi meccanici e a compressioni. Il poliuretano interposto fra le lamine viene realizzato in schiuma rigida isolante ed è fatto aderire alle lastre metalliche attraverso un processo chimicofisico che garantisce l’unicità del pezzo.

Wierer PIR Energy

Pannello isolante PIR Energy, innovazione ed esperienza

Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, l’importanza di avere una casa con una buona coibentazione è determinante nel risparmio energetico complessivo. A tal proposito possiamo trovare isolanti esterni verticali come il cappotto termico e soluzioni per le coperture che vanno dai tetti microventilati fino all’applicazione puntuale di pannelli coibentati. L’utilizzo di un buon materiale isolante fa la differenza nelle prestazioni finali dell’edificio che, ricordiamoci deve difendersi dal freddo ma anche dal caldo. In quest’ambito il pannello isolante in poliuretano PIR accoppiato sulla superficie superiore con un film in alluminio che consente di ottenere un buon comfort abitativo anche nel periodo estivo.

Battentato ad “L” sui 4 lati per evitare l’insorgenza di ponti termici e dotato di listello in acciaio integrato per un sicuro appoggio delle tegole, questo pannello coibentato si configura come un elemento importante per ogni tipo di coibentazione che si vorrà realizzare grazie alla sua resistenza e alla sua facilità di montaggio. Le sue dimensioni sono ottime per il montaggio anche su grandi superfici, la dimensione del pannello coibentato si attesta sui 7.68 mq e la sua resistenza alla compressione, 150KPa, lo rende adatto anche a sollecitazioni importanti.

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