Per isolare la casa dai rumori provenienti dall’esterno e dalle abitazioni confinanti possiamo intervenire secondo due principali modalità.
Si tratta di lavori strutturali più o meno costosi finalizzati ad aumentare il livello generale di isolamento acustico dell’abitazione oppure a trattare un determinato ambiente della casa per migliorare l’acustica ed eliminare echi e riverberi.
Nell’ambito di tali interventi occorre distinguere tra:
Accanto all’isolamento acustico strutturale, possono essere messi in atto tutta una serie di interventi che, sinergicamente, potenziano e ottimizzano il sistema stesso di isolamento acustico dell’abitazione. Piccoli e grandi accorgimenti per attutire l’incidenza dei rumori tra le quattro mura e migliorare la vivibilità e il comfort acustico in casa.
Classico esempio di tali interventi sinergici è la sostituzione dei vecchi serramenti, non più efficaci nel respingere e proteggere dai rumori esterni, e la conseguente installazione di porte e finestre realizzate in materiali con un alto grado di isolamento acustico.
Una porta finestra di nuova generazione, realizzata in pvc, legno o alluminio, a chiusura ermetica e doppi vetri, può fare una grande differenza nel miglioramento della qualità della vita in casa. Ancor di più se si utilizzano ulteriori sistemi “para-rumore”, dagli oscuranti per finestre (persiane, scuretti, veneziane) alle tende di tessuto pesante o in materiali fonoassorbenti (tenda acustica).
Per un corretto isolamento acustico della casa o per insonorizzare una stanza in cui si “producono” rumori di un certo tipo (ad esempio, strumenti musicali o attività artigianali che presuppongono l’uso di attrezzi rumorosi) è necessario intervenire a più livelli:
Ciascun rumore ha una propria frequenza, che può essere intercettata e abbattuta attraverso un determinato materiale isolante.
Tra i migliori isolanti per insonorizzare le pareti della stanza troviamo i materiali fonoassorbenti porosi, come lana di vetro, lana di roccia, poliuretano espanso, polistirolo, sughero (largamente utilizzati in edilizia per realizzare pannelli isolanti pre-assemblati), e i materiali fonoisolanti come gomma, acciaio, piombo, marmo.
Sui rumori ad alta frequenza (conversazioni e voci provenienti dalle abitazioni vicine, televisione o radio ad alto volume, rumore degli impianti di condizionamento) possono rivelarsi molto efficaci i controsoffitti dotati di sospensioni elastiche e riempiti con materiale fonoassorbente.
Contro i rumori a bassa frequenza, i rumori da calpestio e l’inquinamento acustico, risultano molto efficaci i cosiddetti sistemi massa-molla-massa, costituiti da due superfici rigide (parete/soffitto esistente e la contro struttura creata ad hoc per isolare acusticamente) separate da uno strato centrale di materiale fonoisolante spugnoso e resiliente come la gomma.
Per la risoluzione di problemi derivanti dai rumori d’impatto e calpestio e per l’isolamento acustico di pavimenti (anche galleggianti), solai, controsoffitti e terrazzi, viene a volte utilizzato anche uno specifico manto antirumore composto da una guaina a base di derivati del catrame e membrana bitume polimero elastomero (BPE).
Il costo dei materiali fonoassorbenti e fonoisolanti di cui sono composti i pannelli isolanti dipende in larga misura dalla resa e dalle performance di isolamento acustico che gli stessi riescono a garantire.
Sulla definizione del budget di spesa incide anche lo spessore della struttura (controparete o controsoffitto).
Ricorrendo a ditte specializzate, il costo per l’isolamento acustico del soffitto parte dai 30-35 euro al metro quadro. Stessa cifra per contropareti isolanti realizzate con pannelli in cartongesso accoppiati di spessore minimo senza struttura di profilati metallici, ma con la posa dei pannelli direttamente sulla parete esistente.
Ricorrendo alla posa fai da te, si risparmia sul costo della manodopera: ai prezzi indicati sopra va sottratto all’incirca il 40%.