Siamo abituati ad usare il termine “mobile in fòrmica” per indicare un certo tipo di mobilio: ad esempio, i classici banchi di scuola. Ma cos’è esattamente la fòrmica? Da dove trae origine e in quali ambiti viene utilizzata?
Partiamo dal nome. Quello che oggi identifichiamo come laminato plastico in passato veniva chiamato “fòrmica”, dal nome della società americana (la Formica Corporation) che per prima brevettò il materiale come sostituto della mica.
Quando fu lanciata nel mercato, nel 1927, gli inventori, Herbert Faber e Daniel O’Connor, parlarono di un prodotto che avrebbe rivoluzionato il mondo dell’arredamento ponendosi come principale alternativa al legno, essendo, rispetto a quest’ultimo, più economico e versatile.
In effetti, ancora oggi la vecchia fòrmica, il cui nome è stato definitivamente rimpiazzato dal più moderno “laminato”, è uno dei materiali più utilizzati per l’arredamento di casa.
Il laminato è la soluzione ideale per chi ha un budget ridotto ma non vuole rinunciare a introdurre in casa qualche elemento in legno, che siano mobili o pavimentazioni.
Un falso mito che gira intorno al laminato è che si tratti di un materiale scadente. Niente di più falso! Come per tutti i prodotti, anche per il laminato esistono fasce di qualità medio-bassa e top di gamma capaci durare a lungo nel tempo, resistere a graffi, urti e macchie e avere un’ottima resa estetica.
È chiaro che non si pretende di mettere a paragone un mobile in fòrmica rivestimento legno con una credenza in legno massiccio. Allo stesso modo, il finto parquet in laminato, per quanto possa riprodurre fedelmente le venature del legno e apparire come una soluzione estetica di tutto rispetto, non potrà mai avere lo stesso pregio del pavimento in legno vero.
Fatte le dovute precisazioni, rimane evidente che il laminato (o fòrmica, per usare la denominazione originaria) è un materiale dai mille pregi che viene utilizzato sempre più spesso nella realizzazione dei mobili, forse perché ben si adatta ai tempi moderni. Oggi la concezione di arredamento è ben diversa da quella degli anni in cui è nata la fòrmica. All’epoca i mobili erano concepiti per durare in eterno. Di conseguenza i materiali erano robusti e qualitativamente superiori. In quel contesto, in cui quasi tutti sceglievano di spendere di più per acquistare pregiati mobili in legno, la fòrmica era vista come una soluzione di serie B.
Oggi la situazione si è completamente rovesciata!
Anzitutto i laminati di oggi presentano una qualità di gran lunga superiore rispetto ai primi prototipi di rivestimenti in fòrmica.
Ma ad essere cambiato è soprattutto il modo di vivere e interpretare l’arredamento di casa: oggi si preferisce puntare su arredi dinamici, flessibili e low cost, per avere la possibilità di rivoluzionare gli ambienti con più frequenza, in linea con i cambiamenti continui e veloci imposti dalle mode.
Ciò non significa che la qualità sia passata in secondo piano, ma che gli ambienti sono arredati in maniera più dinamica, puntando all’ottimizzazione degli spazi e alla presenza di arredi multifunzione e intercambiabili.
In questa ottica, i mobili in laminato (tavoli, sedie, armadi, consolle, scrivanie, letti, ecc.) e i pavimenti in laminato finto legno vanno per la maggiore perchè riescono a coniugare un design moderno e accattivante con un eccellente rapporto qualità-prezzo.
Se, come osservato, il nome fòrmica deriva dalla società americana che per prima brevettò il rivestimento come sostituto della mica, oggi il materiale viene conosciuto più comunemente con il termine di laminato, ossia un rivestimento composto da strati di carte impregnate di resine termoindurenti (melaminiche e fenoliche), applicati su pannello di MDF, truciolati o tamburati.
I pannelli vengono sottoposti ad una pressione più o meno elevata. Il laminato più diffuso ha uno spessore di circa 0,6 mm, anche se non è raro trovare laminati di 1,2 mm o pannelli autoportanti (detti “compatti”) di 2 cm di spessore.
Se lo spessore varia, ciò che rimane invariata è la stratificazione interna dei pannelli:
I laminati si differenziano tra loro in base alla procedura di lavorazione. Possiamo distinguere tra:
Viste le caratteristiche di resistenza alle infiltrazioni, al vapore e all’umidità, il laminato viene largamente utilizzato per la realizzazione di piani e ante in cucina, mobili bagno e pavimenti.
Accanto ai tanti vantaggi (resistenza ad urti, graffi e macchie, facilità di pulizia e manutenzione, antistaticità, ottimo rapporto qualità-prezzo, possibilità di personalizzare colori, design e finiture), il laminato presenta anche degli svantaggi. In particolar modo due:
Non è possibile fissare un prezzo medio di mercato per la fòrmica, in quanto questo materiale non viene venduto in modo “separato” ma fa parte di un processo costruttivo che, come visto, riguarda mobili, oggetti e complementi d’arredo.
Come facilmente intuibile, il laminato effetto legno è un ottimo compromesso per chi desidera un effetto visivo simile a quello donato dal legno e, nello stesso tempo, desidera risparmiare sul prezzo di acquisto.
Dunque, in linea generale un mobile in laminato (o fòrmica rivestimento legno) ha un costo decisamente inferiore rispetto ad un modello equivalente realizzato in legno.
Un’indicazione più precisa possiamo averla dando uno sguardo ai costi medi dei pavimenti in laminato: