L’isolamento termico degli edifici di ogni genere è senza dubbio un argomento al centro dell’attenzione per progettisti e ricercatori del settore edilizio. La questione energetica che colpisce edifici male isolati, sottoposti all’innalzamento di temperatura tipico dell’estate e al rigore dell’inverno, è un problema da non sottovalutare. A tale proposito sono state sviluppate numerose tecnologie, volte al comfort dell’edificio e al risparmio energetico. Alcune di esse poco efficaci, altre estremamente. Vediamo assieme il funzionamento della facciata ventilata, una delle soluzioni più felici.
In un precedente articolo è stata spiegata l’idea del “Tetto in legno ventilato:funzionamento,vantaggi e svantaggi”. Oggi cogliamo l’occasione per valutare assieme il funzionamento e l’efficacia di una soluzione che sfrutta lo stesso principio però applicandolo alle facciate.
Tecnologicamente, questa prevede il posizionamento in facciata di una sorta di rivestimento in lamelle o elementi bidimensionali di vario materiale, il quale però rimane staccato dal supporto sottostante tramite il fissaggio in facciata di supporti metallici, sui quali a loro volta viene collocato il rivestimento in questione. Quindi, di fatto, rimane un’intercapedine fra il muro dell’edificio e il rivestimento.
Tale intercapedine viene dotata di griglie di ventilazione nella parte bassa e nella parte alta. In questo modo l’aria contenuta nell’intercapedine tende a scaldarsi per via dell’irraggiamento e sale verso l’alto grazie all’instaurarsi di moti convettivi per via della differenza di peso specifico che si verifica fra le masse di aria calda e le masse di aria fredda. Il moto, data la presenza delle prese di ventilazione citate, viene permesso in tutta libertà.
Il processo appena descritto permette lo smaltimento del calore in eccesso specificatamente nel periodo estivo. In pratica, il sole anziché irradiare la facciata direttamente, irraggia il rivestimento e il calore, immagazzinato normalmente dalla facciata, viene invece acquisito dall’aria la quale peraltro viene espulsa verso l’alto.
Questo sistema permette senza dubbio un forte abbattimento delle temperature interne agli edifici, specialmente nel caso di pareti investite direttamente dal sole.
Per i motivi sopra visti, la ventilazione della facciata riserva indubbi vantaggi dal punto di vista dell’isolamento termico e non solo.
Vediamo quali altri aspetti positivi ci riserva:
Concludiamo impostando un confronto tra facciata ventilata e cappotto termico. Talvolta si percepisce un po’ di confusione in merito, trattandosi in entrambi i casi di soluzioni volte al miglioramento del comfort energetico degli edifici.
Il cappotto termico, che è costituito di uno strato di isolante incollato alla parete e poi portato a finitura, protegge sia dal caldo sia dal freddo. Certo, fa senza dubbio la differenza il tipo di materiale isolante impiegato, poiché alcuni isolanti a bassa densità performano molto limitatamente in estate, ma altri ad alta densità viceversa sono ottimi in questo periodo.
La facciata ventilata, invece, di per sé lavora bene in estate e probabilmente, limitatamente ad essa, meglio del cappotto termico. Mentre in inverno invece non è in grado di fare la differenza. Tuttavia, c’è da specificare al riguardo che nei paesi nordici, in cui il problema principale è il freddo invernale, hanno messo a punto il sistema in modo da bloccare la ventilazione. In questo modo, l’intercapedine trattiene l’aria contenuta al suo interno la quale si riscalda rilasciando calore all’interno.
Non ultimo, è da dire che in alcune occasioni le due soluzioni vengono utilizzate congiuntamente per avere il massimo dei benefici da entrambe.