Come irrigare il giardino in 4 mosse con un impianto di irrigazione interrato

14/06/16

Irrigare il giardino può essere un modo rilassante per trascorrere un tranquillo pomeriggio estivo, ma cosa fare se il giardino è troppo grande e il tempo a disposizione è poco?
In questo caso è consigliabile utilizzare un impianto d’irrigazione interrato. Un sistema d’irrigazione molto semplice da installare e che ti alleggerirà il lavoro.

Come irrigare il giardino in 4 mosse con un impianto di irrigazione interrato

Dove iniziare: scegliere il giusto regime di irrigazione

Per curare il giardino al meglio bisogna dosare con attenzione la quantità d’acqua che utilizziamo per irrigare il giardino quotidianamente. Infatti un’irrigazione limitata può favorire l’insorgenza di malattie per i manti erbosi e stimolare la crescita superficiale delle radici dato che l’acqua tenderà a non arrivare in profondità.

Per questo motivo la quantità d’acqua ottimale deve essere in grado di garantire una penetrazione nel terreno di almeno 15-30 centimetri. In questo modo le radici tenderanno a penetrare verso il basso migliorando la crescita e quindi anche l’aspetto estetico del manto erboso.

Come realizzare un impianto d’irrigazione interrata

Uno dei modi per irrigare il giardino con il minimo sforzo e il massimo risultato è sfruttare un sistema d’irrigazione interrato. I sistemi d’irrigazione più moderni possono anche essere programmati e ti permetteranno di tenere in ottimo stato il tuo giardino anche quando sei in vacanza o non sei a casa.
Inoltre realizzare un sistema d’irrigazione interrato è molto semplice e puoi farlo anche da solo, basta avere un po’ di praticità con il bricolage e il fai da te.

Come irrigare il giardino in 4 mosse con un impianto di irrigazione interrato

1 Suddividere in zone il giardino

La prima cosa da fare è misurare l’ampiezza del tuo giardino dividendolo in zone. Questo ti permetterà di scegliere come posizionare gli irrigatori (pop-up) in maniera ottimale e avere una prima idea di dove far passare le tubazioni interrate dove scorrerà l’acqua. Conclusa questa fase avrai una vera e propria mappa del tuo giardino per guidarti nelle fasi successive.

2 Scegliere dove inserire la batteria di valvole principale

Delimitate le zone, puoi procedere a scegliere dove inserire la batteria con le valvole che alimenteranno e gestiranno tutto il sistema d’irrigazione interrato. Il consiglio è di posizionarlo in una zona centrale rispetto alla posizione degli irrigatori per ottimizzare il flusso d’acqua. Inoltre, ricorda sempre di segnarne la posizione in modo che, in caso di guasti o manutenzione, sai essere in grado di trovarla rapidamente.

3 Tracciare i canali del sistema d’irrigazione e scavare le canalette

Una volta deciso come posizionare tutti gli elementi del sistema d’irrigazione interrato, puoi procedere a tracciarne i percorsi. Il consiglio è di utilizzare dei pioli in ferro e del nastro segnaletico per avere una chiara disposizione del percorso dei vari tubi.
Tracciata tutta la disposizione del tuo impianto per irrigare il giardino, puoi iniziare a scavare le canalette dove far passare i tubi. Quest’ ultime devono avere una profondità minima di 20/25 cm. Per non rovinare il manto erboso con il terreno di scavo puoi posizionare un telo di plastica ai lati delle canalette per raccoglierlo.

4 Collegare tutti gli elementi ed effettuare dei test

Prima di ricoprire le canalette devi testare il corretto funzionamento del tuo impianto d’irrigazione interrato. In questo modo sarai in grado di scoprire immediatamente se qualcosa non funziona e potrai intervenire rapidamente. Cerca anche di effettuare dei test prolungati per individuare piccole perdite che potrebbero non essere rilevabili ad occhio nudo in poco tempo.

Come irrigare il giardino in 4 mosse con un impianto di irrigazione interrato

Come irrigare il giardino nelle zone critiche

In ogni giardino esistono delle zone più critiche e problematiche, difficili da raggiungere. In questo caso non cercare a tutti i costi di raggiungerle tramite l’impianto d’irrigazione. Molto meglio ricorrere ad un’irrigazione manuale che ti permetterà di gestire meglio la quantità ottimale di acqua.

Ad esempio, un pendio rivolto a sud o un’area senza erba in un prato sono due esempi di “aree problematiche”. Se irrighi il tuo intero giardino ogni volta tramite un sistema d’irrigazione interrato corri il rischio di sovra-irrigare queste due aree. Molto meglio allora escluderle dal raggio d’azione del sistema d’irrigazione e dedicargli un trattamento ad hoc.

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