Coibentazione termica: materiali, funzionamento, prestazioni

29/10/19

Il tema della coibentazione è diventato di grande moda negli ultimi anni e l’edilizia si è molto aperta all’impiego di tecnologie costruttive nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Questa operazione permette un abbattimento dell’uso di sistemi di riscaldamento e raffrescamento negli ambienti abitativi e non solo. Da questo ne deriva una riduzione dell’inquinamento e del surriscaldamento ambientale e un risparmio energetico che va a vantaggio dell’economia delle persone.

Coibentazione: come funzionano i materiali isolanti e perché farne uso in edilizia?

Come funzionano i materiali isolanti? Per quale principio garantiscono coibentazione permettendo di difenderci dal caldo e dal freddo? È bene fare un po’ di chiarezza al riguardo per capire al meglio.

Spesso facciamo confusione pensando che un materiale isolante ci isoli dal freddo. In verità, esistono materiali che hanno proprietà isolanti nei confronti del passaggio dei flussi di calore.

Il calore si propaga muovendosi da zone più calde a zone più fredde. Quindi, in estate dovete proteggervi dall’ingresso di calore esterno.

In inverno, invece, dovete trattenere all’interno di casa vostra il calore che producete con i riscaldamenti e tramite il vostro stesso corpo.

I materiali isolanti intrinsecamente trattengono il calore, come per esempio la ceramica non permette il passaggio di elettricità, e al contempo si caratterizzano per un’alternanza al loro interno di micropieni e microvuoti, la quale cosa aumenta le proprietà in questione.

Questi materiali, se utilizzati per i rivestimenti esterni dell’edificio, come solaio di copertura e pareti, ci permettono di migliorarne le capacità termiche.

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Coibentazione tetto: tenere calda la testa in inverno!

Partiamo da un esempio classico che riveste grande rilievo nell’economia energetica complessiva di un edificio: l’isolamento della copertura. Il calore tende verso l’alto e per questo motivo in modo naturale si accumula al di sotto del tetto.

Se questo è poco isolato inevitabilmente avverrà una grande dispersione termica e voi soffrirete molto caldo in estate e molto freddo in inverno.

Ecco che un ottimo intervento prevede il posizionamento di uno strato di pannelli per la coibentazione sull’estradosso del solaio. I passaggi salienti sono:

  • Montaggio del ponteggio attorno al perimetro dell’edificio per il raggiungimento del livello della copertura e lavorare in sicurezza
  • Smontaggio del manto di copertura e di quanto necessario per avere un piano pulito e procedere allo svolgimento dell’opera
  • Posizionamento dello strato coibentante
  • Posizionamento della guaina e contestuale riposizionamento della lattoneria per la raccolta delle acque piovane
  • Riposizionamento del manto di copertura
  • Smontaggio del ponteggio

In questo modo garantirete un notevole balzo in avanti alle prestazioni energetiche di casa vostra.

Coibentazione termica: materiali, funzionamento, prestazioni

Coibentazione pareti: il termocappotto

Lo stesso metodo appena visto è un modo intelligente di lavorare anche se riferito alle pareti dell’involucro dell’edificio.

Infatti queste costituiscono una parte importante della superficie di un edificio. Quando viviamo in un edificio a più piani, di certo risentiamo solo molto secondariamente delle proprietà isolanti della copertura e ciò che più si fa sentire sono le pareti perimetrali.

Quindi anche in questo caso il posizionamento di pannelli coibenti sulla parte esterna delle pareti può fare una grande differenza. In particolar modo sulle pareti esposte a nord e a sud che sono più interessate dal freddo invernale e dal caldo estivo.

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Coibentazione interna: isolare da dentro se non è possibile farlo da fuori

Intervenire dall’esterno è generalmente più effettivo, poiché le superfici vengono del tutto ricoperte da materiale isolante. Inoltre, per motivi di natura termoigrometrica, il materiale coibente funziona meglio se posizionato all’esterno dell’involucro esistente.

Talvolta, tuttavia, non è possibile agire in questo modo per una serie di circostanze:

  • Se ci troviamo in un condominio siamo obbligati a cercare il consenso di tutti gli inquilini interessati e, se questo non è possibile, siamo costretti a cambiare strategia.
  • Altre volte non ce la sentiamo di procedere in questa direzione perché il costo che ne deriva di certo non è limitato.

Non demordete. Potete sempre intervenire dall’interno. Certo, avremo alcuni limiti di cui tenere conto. Quindi, concludiamo il nostro articolo vedendoli assieme.

Principalmente, dobbiamo fare delle valutazioni in termini geometrici e dimensionali. Infatti, se siamo possessori di un fabbricato isolato nessuno ci vieta di posizionare anche 14 centimetri di isolamento tutto attorno. Ma se intendiamo isolare termicamente camera nostra, 14 centimetri sulla parete interna sono 14 centimetri in meno di spazio.

Perciò, sarà opportuno trovare un equilibrio fra benessere termico e necessità di spazio interno.

Coibentazione termica: materiali, funzionamento, prestazioni

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