Come applicare le tinte per le pareti interne ed esterne di casa

26/06/17

Può tornarvi utile conoscere quali siano le diverse tipologie di tinte per pareti presenti nel mercato, così da poter operare con una certa consapevolezza che, non guasta mai.

Come applicare le tinte per pareti: i migliori colori per pareti interne ed esterne

Precedentemente abbiamo visto come scegliere i migliori colori per pareti, oggi vi mostriamo quali sono le diverse tipologie di tinte per pareti. Se volete dipingere nuovamente la vostra abitazione potreste scegliere di operare in completa autonomia o affidandovi ad uno specialista, dipende dalla parete che volete rinnovare. Se dovete rinfrescare solo gli interni potreste farlo nei vostri ritagli di tempo, il sabato o la domenica munendovi di tinta, pennello e rullo.

Se invece pensate di rinnovare la parete esterna dovrete rivolgervi a degli specialisti in modo pressoché obbligato, magari anche per i vostri interni nel caso in cui non abbiate tempo a disposizione. In ogni caso, può risultare intelligente e utile conoscere le tinte per pareti i in circolazione, poiché ad ognuna di esse corrispondono specifiche caratteristiche che si associano meglio ad un uso piuttosto che ad un altro. Anche se, al giorno d’oggi, ogni prodotto è comunque certificato e presenta ottime prestazioni.

Come applicare le tinte per le pareti interne ed esterne di casa

Quali sono le tinte per pareti più classiche?

Senza la pretesa di offrire in questa sede un trattato tecnologico, facciamo un po’ d’ordine. Le tipologie di prodotti disponibili sono numerose. Partiamo con la consapevolezza che la maggior parte delle tinte per pareti che possiamo acquistare sono mediamente definibili come “idropitture”,e cioè pitture a base di acqua. I materiali che compongono la pittura sono quindi contenuti in una soluzione acquosa, questo permette di poter diluire i prodotti stessi con acqua e in generale garantiscono una certa salubrità degli spazi prossimi alle pareti che vengono dipinte.

Come applicare le tinte per le pareti interne ed esterne di casa

Quali sono le tinte per pareti più recenti?

La ricerca tecnologica ha portato nel tardo ‘900 fino ai giorni nostri, alla nascita di tinte per pareti davvero all’avanguardia .

Il quarzo: ottima tinta per pareti esterne. Il suo composto è formato da farina di quarzo, acqua e resine sintetiche. Questi tre elementi mescolati fanno del composto un materiale molto resistente agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura. Le tinte per pareti in quarzo sono particolarmente indicate da utilizzare perché presentano una spiccata durevolezza ma, allo stesso tempo, consentano poco al muro di traspirare provocando il distacco della tinta dal muro.

Il silicato di potassio: è un tipo di tinta per pareti derivante da prodotti naturali. Il silicato di potassio è molto impiegato perché conferisce un aspetto elegante all’abitazione, sia all’interno sia all’esterno.

Lo smalto: questo particolare tipologia di tinta per pareti, inizialmente avevano un odore molto forte ma oggi, vengono prodotti a base di acqua e quindi diluibili. Inoltre, presentano un aspetto diverso dalla tinta normale, infatti, sia alla vista sia nel concreto, gli smalti sono impermeabili e si possono trovare o lucidi o opachi.

La tempera a base di gesso: ha conosciuto notevole sviluppo con la nascita della produzione industriale. Questa tinta per pareti fa da legante alla soluzione che deriva dal minerale stesso, il quale viene lavorato a formare una polvere sottilissima, impalpabile la quale, mescolandosi all’acqua, forma il prodotto finale. Notevolmente impiegata per tanti decenni e anche oggi, è una tinta più che dignitosa. La trovate in moltissimi appartamenti degli anni ’70, ’80, ’90 e non solo. Non è un prodotto di particolare performance. Normalmente questa tipologia di tinta per pareti viene usata in ambienti asciutti, generalmente mai all’esterno. Infatti il gesso è idrofobo, e quindi mal gestisce l’acqua. Una parete così dipinta non può essere passata con una spugna umida poiché stinge rapidamente.

Pitture per pareti

La tinta a base di calce: si forma con la cottura ad alta temperatura di calcari che vengono successivamente sgretolati e tenuti a lungo in bagni d’acqua. Da questa lavorazione viene estratta solo la parte più fine e viene inserita anch’essa in soluzione acquosa. Questa tinta per pareti può essere usata anche su superfici esterne. È esteticamente molto pregevole poiché gestisce l’umidità presente nel muro in modo attivo e permettendogli di respirare, la si può vedere cambiare punto di colore in funzione di questo. Le case antiche e di campagna sono generalmente trattate a calce poiché offre un aspetto estremamente naturale agli ambienti.

Parete che dipingi, tinta che usi! Ora non avete più scuse, ciò che c’è da sapere sulle tinte per pareti. Se sceglierete di affidarvi a figure professionali come un architetto o un artigiano di esperienza potrete sicuramente fare una scelta sicura. Se invece deciderete di applicare le tinte per pareti in modo autonomo di certo, saprete da che parte iniziare, e quali tinte sono più idonee per dipingere una parete interna piuttosto che una esterna.

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