Il solaio: definizione e varie tipologie costruttive

14/02/19

Il solaio è il termine tecnico con cui indichiamo la struttura portante che sta sotto i nostri piedi e grazie alla quale riusciamo a realizzare edifici a più piani. Esistono molte tipologie di solaio e, col passare del tempo, lo sviluppo della scienza e la tecnica delle costruzioni ci ha permesso di realizzare progressivamente strutture più performanti. Grazie alle nuove tecnologie siamo in grado di coprire spazi sempre più ampi per strutture sempre più imponenti. Vediamo assieme l’argomento.

Solaio: cos’è e come funziona

Come prima cosa è opportuno dare una definizione di solaio.

Di fatto, il solaio ci consente di realizzare dei piani orizzontali ogni 3 o 4 metri di quota grazie ai quali possiamo sviluppare l’edificato in altezza e non solo estensivamente, ovvero in orizzontale con edifici alti non più di un piano. Il solaio poggia sulle strutture verticali, che siano le murature o i pilastri.

Quindi, per azzardare una definizione univoca, possiamo dire che il solaio è una struttura orizzontale in cui lo spessore è minimo rispetto alla larghezza e alla lunghezza; è ovvero bidimensionale ed è in grado di resistere ad azioni che lo sollecitano ortogonalmente al suo piano.

Per tali azioni si intendono quindi i pesi che gravano sull’orizzontamento come il proprio peso, le pareti divisorie, la mobilia e le persone che vivono negli ambienti interessati.

Il funzionamento del solaio quindi si basa sulla capacità di sostenere tali azioni e questo avviene grazie alla presenza di elementi che assolvono a questa funzione, come per esempio le travi, i travicelli in legno o i travetti in calcestruzzo armato, a seconda della tecnologia impiegata.

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Solaio in legno: una soluzione classica

Vediamo quindi assieme le principali soluzioni, fra le quali per prima merita essere citata quella più classica e tradizionale del solaio in legno.

Esso è impiegato sin dai tempi più antichi e si compone di un’orditura principale, travi lignee di sezione che possono andare dai 20×20 cm ai 25×25 cm circa, e un’orditura secondaria, ovvero travicelli di sezione minore del tipo 7×7 o 8×8 cm (o sezioni maggiori a seconda della superficie da coprire).

Le travi poggiano direttamente sui muri, mentre i travicelli poggiano sulle travi e quindi risultano ruotati di 90° rispetto alle travi sottostanti. Sui travicelli, infine, poggiano pianelle o tavolato in legno che sostengono normalmente una soletta in calcestruzzo armato strutturale.

Questo è ciò che si definisce pacchetto strutturale e su di esso si adagia poi il massetto impiantistico e il pavimento. Oppure il manto di copertura in caso siamo a livello del tetto.

Solaio in laterocemento: una metodologia più recente

Il solaio in legno appena visto è tipico delle costruzioni antiche e spesso lo ritroviamo nei casolari di campagna e nei palazzi dei centri storici.

Dal dopo guerra in poi, tuttavia, sono state sviluppate ulteriori tecnologie che miravano ad una maggiore praticità e ed un contenimento della spesa realizzativa. È quindi nato il solaio in laterocemento. Ovvero una metodologia per la quale vengono posati dei travetti prefabbricati a traliccio, vale a dire con un traliccio di acciaio scoperto che dovrà essere in un secondo tempo gettato con del calcestruzzo. Poi tra travetto e travetto vengono posizionate file di pignatte, che sono elementi in laterizio forato di riempimento e alleggerimento al contempo. Quindi, una volta posato il ferro dell’armatura di sostegno e collegamento dei singoli elementi, si getta tutto il sistema superiormente, colando i travetti in calcestruzzo e fino a creare una soletta sopra il piano delle pignatte di 4 cm circa di spessore.

Questo sistema prevede di realizzare un sistema di puntelli sottostanti i quali verranno rimossi solo a seguito della maturazione del calcestruzzo.

Il solaio: definizione e varie tipologie costruttive

Altre tipologie di solaio: predalles e acciaio

Infine esistono ulteriori sistemi realizzativi come per esempio il predalles, il quale è formato da lastre di calcestruzzo che fanno da cassaforma, in quanto su di esse viene poi gettato il solaio soprastante coi dovuti alleggerimenti in blocchi di polistirolo.

Oppure una tecnica sempre più impiegata prevede l’utilizzo di profili in acciaio, sopra i quali verranno poi poggiati altri materiali come tavolato ligneo o lamiere in acciaio da completare con soletta armata in calcestruzzo.

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Il prezzo per la realizzazione di un solaio

Come spesso facciamo, finiamo il nostro articolo di oggi con una considerazione di ordine economico. Ovvero quanto può costare la realizzazione di un solaio ex-novo.

Come sempre, anche in questa circostanza, dobbiamo contestualizzare. Inutile sottolineare il fatto che a seconda della tecnologia scelta dovremo spendere cifre diverse. Un solaio ligneo costa più di un solaio in laterocemento, senza dubbio. Tuttavia, possiamo fornire un range di massima.

Diciamo che un solaio può costare all’incirca dai 100 ai 200 euro a metro quadrato circa, tenendo per buono il fatto che intendiamo solo il pacchetto strutturale e non anche i massetti impiantistici e le pavimentazioni soprastanti.

Il solaio: definizione e varie tipologie costruttive

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