Rivestimenti per cappotto termico, dal colore alla funzione

12/09/16

Una volta completato il rivestimento di un edificio con gli strati isolanti del cappotto termico si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un’opera incompiuta, per certi versi anche un po’ fatiscente. Ovviamente non c’è nulla che non vada, manca solo il rivestimento esterno. Una breve panoramica sulle tipologie di rivestimento e sulle scelte cromatiche migliori per ogni esigenza.

Rivestimenti per cappotto termico, dal colore alla funzione

Come rivestire un cappotto termico esterno

Chi si è cimentato in opere edili di un certo spessore, sa bene che i rivestimenti parietali, come ad esempio il cappotto termico esterno, sono operazioni complesse che richiedono una buona dose di esperienza e manualità.

La realizzazione di un cappotto termico esterno passa per diverse fasi che vanno dal montaggio dei pannelli isolanti fino alla stesura di rivestimenti esterni e finiture decorative. In questo frangente insisteremo sugli ultimi due passaggi utili alla realizzazione del rivestimento per cappotto termico: la stesura del rasante e la scelta dell’ultima finitura. Il rasante è la componente che dona omogeneità alla pelle del cappotto termico esterno, uno strato di collante specifico che va a implementare la funzione di aderenza della rete metallica che, si suggerisce, vada affondata nel precedente strato di intonaco fresco.

Per avere una superficie uniforme si consiglia di dare due mani di rasante, la prima per eliminare le imperfezioni dovute alle sovrapposizioni dei teli di rete metallica, una seconda, a distanza di 24 ore per garantire una perfetta asciugatura, per conferire il giusto grado di omogeneità.

Rivestimenti per cappotto termico, dal colore alla funzione

Le principali tipologie di rivestimento per cappotto termico esterno

Una volta finita l’applicazione del rasante, si può passare alla scelta delle finiture per il rivestimento del cappotto termico. I migliori risultati in termini prestazionali si ottengono con prodotti che permettono una perfetta impermeabilizzazione e che consentano un buon grado di traspirabilità. Il mercato offre numerose tipologie di finiture protettive come, ad esempio, le finiture idrosiliconiche che consentono una idrorepellenza ottimale e una aderenza notevole su superfici di diversa natura, risultando efficaci anche nel rivestimento del cappotto termico. Altre ottime finiture che si prestano, anch’esse, a finiture decorative, sono quelle acril-silossaniche che risultano efficaci anche in presenza di fenomeni ambientali aggressivi.

La bontà di un rivestimento per cappotto esterno efficace si desume da quanto detto poco sopra: è necessario che la finitura sia in perfetta aderenza con le pannellature, questo consente che lo strato protettivo finale risulti ugualmente efficace in ogni porzione di superficie (cosa di non poco conte se si considera che un cappotto termico è tanto più efficace quanto più lavora uniformemente), che sia idrorepellente e che allo stesso tempo lasci respirare l’edificio al fine di evitare condense e muffe. A questo si aggiunge la facilità di posa: maggiormente agile sarà la stesura del prodotto, migliore sarà la resa superficiale finale e di conseguenza anche l’impianto decorativo risulterà più facile da realizzare e personalizzare.

Rivestimenti per cappotto termico, dal colore alla funzione

Rivestimento e colore delle finiture

Una volta rivestito in maniera uniforme tutta la superficie del cappotto termico esterno, si passa alla scelta del colore. Molti prodotti uniscono le due caratteristiche e si trovano spesso prodotti da rivestimento già colorati. Una soluzione senz’altro comoda ed efficace che, però, può limitare la personalizzazione della facciata degli edifici. I suggerimenti che si danno quando di va a decorare il rivestimento di un cappotto esterno, sono gli stessi che valgono per la stesura di tinte su edifici non rivestiti.

In primo luogo va tenuto conto dell’ampiezza del fabbricato, un colore troppo acceso su una casa dalle dimensioni ingombranti potrebbe rivelarsi una decisione non troppo felice anche perché i costi per cambiare colore sono sempre e comunque piuttosto considerevoli. Altro consiglio è quello di guardarsi intorno e cercare di capire quale tono potrebbe accordarsi con le case circostanti, essere una casa rossa in un mare di case blu è un’idea romantica ma che sulla lunga distanza diventerebbe difficile da sostenere.

Come in ogni altra situazione va tenuto conto che i colori chiari tendono a dilatare lo spazio, quelli scuri a restringerlo: questo elementi vi consentirà di riequilibrare le proporzioni dei vostri edifici utilizzando semplicemente una finitura di due diversi colori per il rivestimento del cappotto esterno. Usare un colore che definisca i bordi delle aperture è una buona soluzione per movimentare in maniera elegante le facciate, meglio se con tinte a contrasto o che giochino su una importante variazione di tono sulla stessa gradazione cromatica.

Richiedi informazioni:

Siamo a tua 
disposizione
Materiali, prodotti, soluzioni, consigli, progettisti, architetti, Showroom, per qualsiasi esigenza troveremo una soluzione su misura per te.
TROVA IL TUO PUNTO VENDITA
Entra
in MADE
Gruppo Made offre la migliore proposta di strumenti e servizi orientati all’incremento dell’efficienza delle aziende della distribuzione edile.
SCOPRI DI PIÙ

newsletter

ISCRIVITI
MADE è il gruppo per l’edilizia italiana, punto di riferimento unico 
per tutto quello che stai cercando per costruire casa.
© 2022 Made Italia S.p.a. P.IVA e CF 07793980967 • REA: MI - 1982170 • Capitale Sociale € 725.000 I.V. - Privacy Policy - Cookie Policy - Cookie Preference
usersarrow-right linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram