Regolamento edilizio Torino: tutto quello che c’è da sapere

03/09/17

La legge 1150 del 1942 fu la prima legge italiana con l’intento serio e programmatico di conferire un inquadramento solido alla complessa e vasta materia urbanistica della nostra penisola. Essa, fra numerosi provvedimenti, introduceva lo strumento del Regolamento Edilizio. Trattasi di uno dei primi documenti volti a normare l’attività edilizia e del quale ogni comune si sarebbe dovuto dotare. Nelle sue pagine sarebbero state esposte le distanze tra gli sporti dei fabbricati, le superfici aeroilluminanti, l’altezza minima che le canne fumarie hanno obbligo di raggiungere per assicurare un corretto tiraggio dei fumi, e altro.
Vediamo da vicino questo strumento e la sua struttura, con particolare riferimento al Regolamento edilizio di Torino.

Cos’è il regolamento edilizio di un comune

Abbiamo già parlato dell’affermarsi del regolamento edilizio unico: infatti proprio in questo periodo molte regioni e in coda numerosi comuni stanno cercando di fare seguito alle direttive nazionali che prevedono l’adozione di un testo unico per i regolamenti edilizi comunali.

È comunque previsto, di comune in comune, avanzare specifiche modifiche e direttive ad hoc le quali tengano conto della specificità del comune in questione. È sensato infatti pensare che le urgenze di Bolzano possano essere in parte dissimili da quelle di Catania.

A questo proposito vogliamo vedere insieme il corpo del regolamento di Torino, con particolare attenzione ad alcuni argomenti che rivestono un ruolo importante.

Il regolamento edilizio viene redatto al fine di illustrare alcune procedure decisionali proprie di un singolo comune in termini di edilizia privata ma non solo e, in particolare, per manifestare quelli che sono i criteri e gli standard da seguire allorquando svolgiamo un lavoro nella nostra proprietà.
Un indice tipo per un documento del genere potrebbe verosimilmente essere il seguente:

  • Disposizioni generali in materia edilizia e titoli autorizzativi.
  • Disciplina urbanistica.
  • Disciplina della fabbricazione (norme d’igiene, distanze minime, superfici permeabili…).
  • Regolamento per le strutture temporanee.
  • Opere di captazione di acqua dal sottosuolo.
  • Documentazione minima da allegare ai progetti.
regolamento edilizio torino cos'è

Regolamento edilizio Torino PDF: come ottenerlo

Nella fattispecie, per la città di Torino abbiamo la possibilità di scaricare dal sito del comune il file PDF dello scritto in questione.
Il corpo scritto si articola secondo la seguente struttura:

  1. DISPOSIZIONI GENERALI.
  2. TITOLO II – ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E TECNICI.
  3. TITOLO III – PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI.
  4. TITOLO IV – INSERIMENTO AMBIENTALE E REQUISITI DELLE COSTRUZIONI.
  5. TITOLO V – PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E FUNZIONALI.
  6. TITOLO VI – ESECUZIONE DELLE OPERE.
  7. TITOLO VII – VIGILANZA E SANZIONI.
  8. MODULISTICA.

In ognuno dei titoli sopra citati vengono menzionate le principali tematiche del regolamento. A seconda di cui necessiterete sapere, potrete orientarvi di conseguenza.
Per esempio se voleste conoscere distanze e parametri edilizi nelle costruzioni dovreste cercare nel terzo titolo. Se foste interessati a conoscere la mora da dover pagare per un elemento o un complemento edilizio della vostra abitazione che non rispetta la norma, dovreste leggere il titolo settimo.

Regolamento edilizio Torino: tutto quello che c’è da sapere

Regolamento edilizio Torino: antibagno e bagno

Per conoscere i rapporti che devono intercorrere fra gli abitanti di un alloggio e le sue caratteristiche, potrete trovare opportune specifiche all’articolo 36/b, “Caratteri delle unità immobiliari: superfici dei locali”. In esso sono rintracciabili le superfici abitabili minime per ogni persona, i dettagli su antibagno, il numero di bagni in relazione agli abitanti, le dimensioni minime del primo bagno e dei bagni aggiuntivi.

Normativa edilizia Torino: canne fumarie

Se siete interessati invece a conoscere gli obblighi da rispettare per le canne fumarie e di esalazione in genere, ovvero tutte quelle al servizio di camini, stufe, caldaie, cucine, spazi cottura, allora potete trovare le direttive da seguire all’articolo 36/c, “Caratteri delle unità immobiliari: aerazione ed illuminazione”.

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Legge edilizia Torino, come gestire le verande

Vediamo infine come molto spesso vengono ricercate informazioni inerenti le verande, le serre solari e strutture affini. Trattasi di piccoli volumi di servizio che però possono risultare di grande utilità e, talvolta, esteticamente accattivanti. Una veranda opportunamente installata in corrispondenza di una loggia o di un balcone, può avere il piacevole effetto di riscaldare gli ambienti adiacenti in pieno inverno. Oppure, all’interno di tale veranda si possono collocare alcuni vasi di fiori e odori, ottimi per i profumi e per la cucina. Una serra solare, invece, può rappresentare un vero e proprio spazio abitativo: vetrato, innovativo, moderno.

A tal riguardo possono essere trovate tutte le specifiche all’Articolo 58 – Terrazzi, verande, e serre accessorie alle abitazioni.

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