Rasare una parete significa realizzare una lavorazione che, una volta ultimata, lascerà la parete liscia e pronta a ricevere il colore. Quindi, di fatto, è il passaggio fra lo stato rustico e lo stato di finitura del muro. Oggi, scopriamo come realizzare una perfetta rasatura cosicché potrete cimentarvi con il fai da te ottenendo un buon risultato.
Innanzitutto diciamo che la rasatura pareti ha bisogno di pratica. Un po’ come pitturare, se non lo si è mai fatto è importante che qualcuno ci spieghi bene come fare, illustrandoci i passaggi prima di calarci nel vivo del lavoro. Ma, a differenza della tinteggiatura, in questo caso è richiesta più esperienza. La stesura della finitura o la sua spugnatura, per esempio, sono processi che si capiscono bene solo facendoli e con il tempo l’occhio e la mano si abituano.
Quindi, prima di tutto un consiglio. Se volete rasare una parete di casa, prima cimentatevi con un pannello in compensato, per capire il funzionamento del processo. Di fatto, la rasatura della parete è la finitura che si applica sui supporti murari allo stato grezzo, ovvero parliamo di intonaci a malta, premiscelati e simili che risultano ruvidi al tatto e alla vista e sui quali applichiamo la rasatura prima di tinteggiare.
Vediamo i casi, i prodotti, i metodi.
Nel caso delle pareti interne possiamo rasare o con rasante a base di gesso o con malta fine di calce. In entrambi i casi avremo bisogno di:
Il modo di operare correttamente prevede le seguenti fasi:
Il cartongesso è composto da lastre di 12 millimetri di spessore accostate fra loro. In tale caso, se dovete portare a finitura una parete del genere, sono presenti in commercio delle reti apposite. Leggere e flessibili, vanno tagliate a strisce e applicate in prossimità della giunzione fra pannelli diversi e quindi applicato del rasante. Successivamente rasate l’intera parete come già visto.
Terminiamo l’articolo con alcune considerazioni sulle pareti esterne. Il necessario è stato già detto. Ciò che importa è sottolineare che all’esterno poco si presta il gesso poiché si tratta di un materiale che non gestisce bene l’umidità, andando incontro a fenomeni di scioglimento. Quindi, ultimo consiglio, se lavorate all’esterno servitevi di malta fine. Un’alternativa sono i tonachini o prodotti analoghi. Di fatto sono delle miscele già pronte in secchi. Al loro interno sono presenti resine che le rendono molto resistenti all’acqua. In commercio, si possono addirittura acquistare già colorate come da mazzetta.