Il patrimonio edilizio italiano è in larga parte datato. Ciò significa la presenza di un numero di edifici antichi e di interesse storico e la presenza di numerosissimi edifici della seconda metà del ‘900. Buona parte di essi probabilmente non è mai stata sottoposta ad un’opera di riammodernamento ormai da decenni e casa vostra potrebbe essere uno di questi casi. Quindi, ecco che vi si presenta la necessità e l’occasione per ristrutturare casa e ricavarne uno spazio più funzionale, sicuro e adeguato alle vostre esigenze. In questa direzione, le agevolazioni fiscali vi possono aiutare. Ma quanto costa ristrutturare casa? Vediamo insieme quello che c’è da sapere al riguardo.
Molto dipende dalla situazione in cui ci troviamo. È importante specificare da subito che non è possibile, senza le dovute specifiche, conoscere quanto costa ristrutturare una casa vecchia a metro quadrato con certezza. Sarebbe consolante, ma grossolano e scorretto per chi dovrà sostenere le spese. Infatti numerosi fattori influenzano la spesa finale a metro quadro.
In primo luogo il contesto in cui ci troviamo.
Già solo questi fattori geografici e fisici fanno la differenza.Oltre a questi ci sono altre condizioni al contorno. Di base, conta molto il tipo di intervento che volete attuare e la sua portata.
Queste considerazioni sono fondamentali: diffidate da chi vi offre una cifra a metro quadrato senza chiedervi le specifiche sopra elencate. Rischiereste brutte sorprese durante lo svolgimento dei lavori!
Ecco quindi che, fatte le dovute premesse, possiamo valutare una forbice credibile di spesa a metro quadrato oppure per singoli blocchi. Vediamo assieme alcuni esempi.
Questi esempi concreti ci dicono che, se il lavoro che abbiamo idea di svolgere prevede una ristrutturazione pesante di casa nostra, in funzione del contesto geografico e della qualità attesa, possiamo spendere dai 500 ai 1100 euro a metro quadrato. La presenza o meno di lavori sulle strutture dell’edificio ha particolare peso.A questo aggiungete poi le spese tecniche che si aggirano sul 10% circa dell’importo dei lavori.
Per quanto concerne il dispendio energetico di una casa esistente, normalmente si hanno performance piuttosto scadenti. Per orientarci, considerato che questa valutazione avviene con l’attribuzione alla casa di una classe energetica che va dalla A alla G, moltissime case rientrano in classe F o G. Quindi, è possibile portare tali case in classe A con lavori di ristrutturazione?
In verità è piuttosto complicato raggiungere un tale obiettivo. Significherebbe realizzare termocappotti esterni e in copertura piuttosto importanti, cambiare tutti gli infissi con infissi di ultimissima generazione, dotarsi di sistemi di approvvigionamento di energia rinnovabile. Ma non spaventatevi, non raggiungere la classe A non significa che casa vostra non sarà adeguata.
Raggiungere una classe energetica di poco inferiore è comunque un risultato eccellente per le vostre finanze! Nel lungo periodo risparmierete davvero molto, spendendo anche meno di un terzo di quanto eravate abituati a fare.
Molte persone si chiedono infine se conviene ristrutturare in economia. La risposta, spesso, è no. Infatti, quando parliamo di ristrutturazione si intende rifare un bagno, rifare il pavimento, cambiare caldaia. Capite che sono opere complesse e che sempre necessitano un professionista che coordini i lavori. Per cui l’impegno richiesto può essere davvero eccessivo e non valere la pena, visto che ad oggi potete avvalervi delle detrazioni fiscali al 50%. Certo, se volete parquettare una piccola stanza o ritinteggiare casa, allora potreste davvero avventurarvi.
Il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di valutare bene il da farsi facendovi aiutare da un professionista di vostra fiducia. Infatti, l’esperienza della ristrutturazione è esaltante poiché vi restituisce un nuovo volto di casa vostra, ma può essere anche molto impegnativa emotivamente. Quindi, cercate di gestire al meglio i fattori fonte di stress e preoccupazione come quello economico!