Pitture termiche: come ridurre la temperatura delle superfici

25/08/16

Eliminare gli eccessi di calore dagli edifici è uno dei sistemi che permette di implementare le operazioni di coibentazione, contribuendo al raffrescamento ottimale degli ambienti. Sfruttare le caratteristiche cromatiche delle superfici è uno dei modi più semplici ed efficaci.

Pitture termiche: come ridurre la temperatura delle superfici

Colore e calore degli edifici: le pitture termiche

Oltre il facile gioco di parole, colore e calore sono strettamente connessi. Come si sa, noi vediamo il colore degli oggetti poiché essi riflettono una particolare componente luminosa, una superficie bianca riflette molto più di una nera. Nel primo caso, infatti, la superficie rifletti tutti i colori della luce, nel secondo li assorbe tutti.

A questo punto è facile fare l’equazione luce=calore e comprendere come una superficie chiara sia più adatta ad abbassare la temperatura superficiale delle pareti poiché respinge la radiazione luminosa e di conseguenza anche parte del calore da essa derivante. Tra le tante tipologie di materiale isolante termico possiamo quindi annoverare anche il colore. Non è un caso, infatti, che nei paesi  del sud del mediterraneo dove il sole ha una forte incidenza nel surriscaldamento delle abitazioni, il colore prediletto sia il bianco.

Una casa interamente bianca permette di ridurre l’innalzamento delle temperature e di contenere l’eventuale dispendio di energie per il raffrescamento. Da questo semplice ragionamento sono partite una serie di ricerche per canalizzare in maniera proficua questo approccio tradizionale dell’edilizia; ricerche che conducono a un uso sempre più raffinato delle pitture murali fino allo studio di pitture termiche ed anticondensa.

Pitture termiche: come ridurre la temperatura delle superfici

Materiale isolante termico e coibentazione

Il materiale isolante termico è uno degli aspetti centrali del recupero edilizio. Moltissimi degli interventi che si fanno tendono ad un miglioramento del consumo energetico sia per il riscaldamento che per il raffrescamento delle nostre abitazioni.

La tendenza ad un recupero green, ha fatto sì che si sperimentassero nuove vie per la coibentazione degli edifici. Un materiale isolante termico che rispetti le condizioni di ecosostenibilità ambientale è un valore aggiunto all’abitabilità dello spazio e aumenta la sensazione di comfort abitativo complessivo.

A tipologie di materiale isolante tradizionale sintetico come fibra di poliestere, polistirene espanso sinterizzato (EPS) o estruso, poliuretano espanso,polietilene espanso e varie schiume, se ne affiancano altre naturali come il sughero, la lana di roccia, la lana di vetro e, dati recenti del mercato edile alla mano, anche le vernici termiche che, pur non potendo essere considerate un vero e proprio materiale termico isolante, sono un valido aiuto nel contenimento del surriscaldamento degli edifici.

Pitture termiche: come ridurre la temperatura delle superfici

La pittura termica, soluzione pratica e veloce al problema della temperatura superficiale

Per ottenere un miglioramento delle prestazioni termiche di un edificio si può ricorrere a vernici termoisolanti. In commercio ce ne sono di diverse tipologie, da quelle antisolari a quelle con pigmenti EPS che riflettono la radiazione solare fino ad arrivare, appunto alla pittura termica che ci permette di ovviare al problema della condensa.

La pittura termica ha a sua volta diverse tipologie che si diversificano per l‘addizione di diversi componenti quali microsfere di ceramica o vetro che permettono di riflettere il calore. La pittura termica con funzione di anticondensa è adatta a superfici esposte ad un elevato grado di umidità come, ad esempio, bagni, locali lavanderia, seminterrati scarsamente areati e cucine. La caratteristica vincente della pittura termica è l’elevata resistenza a muffe e umidità, aspetto che le rende utili in situazioni di recupero edile soprattutto in combinazione con altri dispositivi per il contenimento dell’umidità di risalita come, ad esempio, contropareti e isolanti specifici per il contenimento dell’acqua.

Ma la pittura termica può essere applicata anche alle pareti esterne dove, sfruttando l’addizione di microsfere in vetro o ceramica, è in grado di ridurre l’assorbimento della radiazione luminosa con benefici per il carico termico dell’edificio. Come è chiaro, i benefici variano dalla posizione geografica in cui ci troviamo ad operare: una pittura termica applicata a una mono-familiare a Roma ha un beneficio del 7% sul surriscaldamento estivo, mentre una pittura termica applicata su una palazzina a Palermo e Milano arriva al 12%.

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