La qualità di vita all’interno degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo è fondamentale. Il comfort è legato a molteplici fattori di tipo esperienziale, igienico, sanitario e altro. Per vivere bene gli spazi costruiti necessitiamo di sufficiente superficie di fruizione, una buona illuminazione, una temperatura idonea sia in inverno sia in estate.
Ma questi non sono gli unici fattori di rilievo. Un elemento fondamentale è rappresentato dal comfort acustico. Rumori continui o intermittenti possono risultare davvero fastidiosi in molte occasioni. Possono disturbare il nostro sonno notturno, quando più abbiamo bisogno di rigenerarci. Oppure possono rendere difficoltosa la nostra concentrazione durante il lavoro in ufficio. Per questi motivi, è opportuno conoscere come funzionano i materiali fonoassorbenti così da impiegarli a nostro vantaggio e rendere casa nostra un luogo tranquillo. Vediamoli assieme.
In una precedente occasione abbiamo parlato dell’isolamento termico per pareti interne. In questa circostanza, invece, parleremo dell’isolamento acustico. Vi stupirete del fatto che molto spesso i materiali che permettono il raggiungimento del primo obiettivo sono gli stessi preposti al raggiungimento del secondo.
Innanzitutto ci è utile sapere che il suono si propaga tramite onde che attraversano lo spessore dei pacchetti costruttivi.
I rumori possono quindi entrare nei nostri ambienti attraverso più strade:
Ciò detto, merita dividere i materiali di isolamento acustico in due categorie:
I materiali fonoisolanti normalmente servono per proteggerci dai rumori esterni poiché hanno la capacità di riflettere le onde sonore in virtù della loro elevata massa. Esempi celebri sono:
I materiali fonoassorbenti, invece, isolano in quanto assorbono il suono smorzandolo e quindi attutendolo. Questo lo vedremo bene in seguito con maggior attenzione.
Per avere un quadro normativo al quale fare riferimento citiamo i seguenti testi:
Tali norme forniscono dei range coi quali confrontarsi nel caso vogliamo valutare se un rumore è sopra o sotto la soglia di ammissibilità. Pertanto, volendo valutare se il rumore degli scarichi provenienti dagli inquilini dei piani superiore è eccessivamente molesto, non dovrete che misurarne l’intensità in decibel e fare il raffronto con le tabelle da normativa.
Riportiamo alcuni esempi per capire:
La rumorosità degli impianti tecnologici deve essere inferiore ai 35 db per funzionamenti discontinui
La rumorosità degli impianti tecnologici deve essere inferiore ai 25 db per funzionamenti continui
Il rumore derivante dal calpestio dei solai non residenziali non può superare i 53 db
Bene. A seguito di questa introduzione parliamo ora con specificità dell’argomento dell’articolo.
Dopo aver introdotto il tema e aver definito i materiali fonoisolanti, descriviamo ora i fonoassorbenti.
Citando la definizione di Wikipedia abbiamo che “I materiali fonoassorbenti sono impiegati per controllare le riflessioni indesiderate, la riverberazione ed il rumore; sono generalmente caratterizzati da una bassa densità e da una finitura a celle porose aperte o a fibre.”
E in effetti, mentre nel caso di fonoisolamento di parla di respingere il suono riflettendolo, in questo caso intendiamo quei materiali che lo assorbono, inglobandolo al loro interno e quindi disperdendolo e attutendolo.
Tali prodotti aiutano molto al fine di limitare l’eco e il riverbero interno degli ambienti. Ma, di fatto, così facendo proteggono notevolmente anche dai rumori esterni in ingresso poiché li abbattono notevolmente.
Esempi illustri sono:
Come dicevamo all’inizio, potete constatare che si tratta di articoli che spesso vengono utilizzati anche ai fini dell’isolamento termico. Senza dubbio la lana di roccia, la lana di vetro e il sughero in primis. Essi sono tutti facenti parte del mondo dell’edilizia e impiegati regolarmente.
Quindi, se volete procedere all’isolamento di camera vostra, potreste agire anche in autonomia. Infatti non è cosa difficile reperire presso un qualunque rivenditore edile dei pannelli di lana di roccia e posizionarli per esempio sulla parete che si affaccia sulla strada. Vi proteggerete in questo modo dal rumoroso traffico e diminuirete i riverberi interni.
Il consiglio è quello di servirvi di materiali ad alta densità. Isolano di più e sono più facilmente maneggiabili. Potrete poi finire tutto con una lastra di cartongesso e avrete fatto un ottimo lavoro.
Un’ultima indicazione di utilità. Quanto si può spendere per isolare una parete?
Ebbene, immaginiamo che la procedura sopra descritta preveda i seguenti passaggi:
Per la parte dell’isolamento potete riscontrare nel mercato confezioni di pannelli sufficienti a coprire 5 metri quadrati con spessori sui 6 cm a circa 40-55 euro a confezione.
Per la parte del cartongesso dobbiamo dire che trattasi di un’operazione meno semplice da realizzare col fai da te. Mediamente, un imbianchino può offrirvi pertanto il lavoro finito a 35-50 euro a metro quadrato.