Il controsoffitto è una soluzione progettuale e tecnologica che esiste ormai da tempo. Già secoli addietro veniva adottato ed i motivi sono gli stessi di oggi. Col controsoffitto si può nascondere il solaio, la sua struttura, gli impianti tecnologici. Ma, al contempo, lo si può realizzare con un disegno e un progetto che ci permetta di ottenere una soluzione estetica di pregio, avendo quindi due risultati con una sola operazione. Forse un tempo, questo secondo aspetto era predominante, in quanto non esisteva tutta l’impiantistica di oggi. Mentre nella nostra quotidianità necessitiamo di grandi quantità di cavi, tubi, corrugati e altro. Pertanto il controsoffitto ha guadagnato molta importanza in termini funzionali.
In un altro articolo abbiamo affrontato assieme la “Controparete in cartongesso: unica soluzione a problemi diversi”. Oggi parliamo invece del controsoffitto.
Talvolta siamo portati a pensare che questa sia una soluzione recente. Non è così, come accennato. Già nei secoli passati veniva realizzato e il materiale più impiegato era il legno.
In altre occasioni sono presenti anche sistemi detti “incannucciati” fatti con canne disposte ad acquisire una determinata forma e sulle quali poi viene applicato e steso del gesso a rendere il piano finito. Questo metodo è stato molto impiegato per la realizzazione di finte volte in muratura.
Se vogliamo fare un esempio celebre, tornando al legno, citiamo il “Salone dei Cinquecento” di Firenze. Questo venne allestito, così come lo vediamo, nel ‘500 sotto Cosimo I e l’ideatore e direttore del progetto fu il Vasari. Esso si compone di meravigliosi cassettoni e la luce del salone è di ben 23 metri. Poiché non sarebbe stato possibile che si autosostenesse per via delle importanti dimensioni, il Vasari formò al suo estradosso un sistema di imponenti capriate. Una volta numerate, le pari vennero preposte a sostenere il soprastante solaio di copertura a falde e le dispari invece vennero assegnate a reggere il peso del cassettonato sottostante, che fu appeso appunto alle capriate. Il Vasari nascose così il sistema portante strutturale, e lasciò a vista un meraviglioso graticcio di travi lignee lavorate e dipinte.
Guardando oggi questa soluzione, probabilmente se fosse rimasta a vista la selva di capriate di cui abbiamo parlato, non avremmo comunque contemplato una bellezza minore. Una bellezza di tipo più ingegneristico e razionale, ma comunque anch’essa notevolissima.
Al giorno d’oggi, invece, si procede con tecniche di realizzazione più immediate e meno costose.
Il cartongesso è un prodotto costituito basicamente di gesso, il quale viene pressato e contenuto sui due lati da fogli di cartone. Il risultato è una lastra di spessore 12 millimetri. Una volta fissati dei profili metallici sottili e leggeri sull’intradosso del solaio, le lastre vengono avvitate ai profili.
Infine il tutto viene rasato con un velo di gesso ed è pronto per l’imbiancatura.
Oggigiorno, questa soluzione viene impiegata molto spesso e permette numerosi vantaggi. Infatti quando ristrutturiamo una casa abbiamo a che fare con una grande quantità di impianti diversi del tipo:
Far transitare tutti questi impianti in basso è problematico perché necessita il rifacimento dei massetti impiantistici e quindi lavorazioni importanti. In questo modo, possiamo far transitare in quota gli impianti, quantomeno quelli elettrici, riducendo il lavoro in modo notevole. A questo punto, potremmo limitarci al rifacimento dei massetti nei bagni per le tubazioni di adduzione e scarico. Oltre a questo, poco altro.
Di certo, un grande vantaggio è garantito dalla possibilità di dislocare nell’intercapedine fra controsoffitto e solaio tutta l’impiantistica elettrica e in conseguenza di ciò possiamo disporre i punti luci dove meglio riteniamo.
Perciò, possiamo scegliere faretti tondi, faretti quadrati, o ancora possiamo valutare una disposizione di corpi illuminanti sporgenti, o al liscio esatto del piano, oppure arretrati in modo da creare un cono d’ombra quando sono spenti e garantire effetto scenico e tridimensionalità.
Infine, valutiamo da vicino il costo di una soluzione di questo tipo.
Quando facciamo queste valutazioni, non dimentichiamoci di considerare sempre le condizioni e le circostanze nelle quali operiamo. Sia in termini “micro” sia in termini “macro”.
Vale a dire che se il singolo lavoro riguarda, per esempio, un salone di 100 metri quadrati perfettamente lineare in pianta, oppure un bagnetto di 3 metri quadrati con un sacco di riseghe in pianta e cambi di quota del solaio, è evidente che il costo a metro quadrato varia.
Così pure come cambia il costo a seconda del contesto geografico in cui lavoriamo e la sua situazione economica.
Valutato ciò, possiamo stimare un prezzo di circa 25-40 euro a metro quadrato più IVA.