Il camino: ruolo e declinazione di un classico della casa

10/02/19

Quando cerchiamo casa, in affitto o per acquistarla, molto spesso diamo un occhio se in salotto è presente il camino. Questo perché tutti noi, ammettiamolo, subiamo più o meno fortemente il fascino del focolare, così ancestrale eppure così attuale. Il focolare fa casa, fa famiglia, fa nido. Ma al contempo riscalda e ha una sua grande funzione anche sotto il profilo pratico oltre che quello simbolico. Quindi, il camino è catalizzatore di relazioni e scambio umano, ma è anche semplicemente utile e gradito ai sensi. Vediamo insieme questo classico mai fuori moda.

Il camino: la funzione e lo stile reinterpretati nel tempo

Il camino è un argomento sempre di tendenza e ne abbiamo parlato in alcune occasioni, concentrandoci per esempio anche su casi particolari, come “Il caminetto senza canna fumaria: le nostre opinioni”.

Il camino ha, come detto, una natura doppia: ovvero sia simbolica sia pratica. Attorno al focolare la famiglia si raduna e questo rinsalda le relazioni familiari. Ma oltre a ciò il camino scalda i rigidi inverni e quindi si presta per uno scopo oggettivamente pratico. Le due funzioni, talvolta, si mescolano e si integrano.

Nel tempo ha avuto un’evoluzione che lo ha visto mutare nella forma ma non nella sostanza.

Un tempo esisteva solo il camino classico, tradizionale, con grandi aperture e struttura in muratura. Talvolta, nelle case di campagna che facevano da riferimento al podere circostante, i camini erano così grandi da poterci entrare dentro, sedendo lateralmente al fuoco posizionato centralmente.

Con la seconda metà del Novecento, poi, l’edilizia ha cambiato volto, andando incontro ad un processo di razionalizzazione, e pertanto pure il design del camino è cambiato. Più piccolo, più ottimizzato, con linee moderne più minimali e pulite.

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Il camino a legna: un classico mai fuori moda

Per cominciare parliamo del camino a legna classico. Il funzionamento prevede la presenza di una camera di combustione non stagna ma aperta, ovvero il camino stesso. Esso prende aria dall’interno per la combustione ed espelle il fumo nell’atmosfera esterna tramite la canna fumaria che trova sfogo in copertura.

L’alimentazione dei caminetti a legna avviene tramite ciocchi di legno ma, quali sono i suoi vantaggi e quali gli svantaggi?

Il camino classico conserva un fascino intatto che aiuta a creare atmosfera domestica.

L’utilizzo di legna da ardere garantisce una modalità di alimentazione green e sostenibile.

Il camino riscalda ampiamente l’ambiente in cui è posto ma solo in parte quelli limitrofi, quindi è una fonte di riscaldamento solo sotto certe limitazioni.

Poiché viene impiegata della legna, è inevitabile un po’ di lavoro fisico per trasportarla dalla catasta al camino di volta in volta e questo richiede un minimo di impegno e pazienza.

Il camino a pellet: un nuovo modo di intendere il calore

Una variante interessante è quella del camino a pellet, una soluzione recente che ha cambiato il modo di vivere il riscaldamento con fonti di energia rinnovabile. Il pellet è, di fatto, scarto di lavorazione lignea e segatura pressati assieme a formare appunto il pellet, che risulta della dimensione e della forma di una piccola batteria stilo, quasi come un’arachide non sbucciata.

Il pellet si acquista in sacchi che vengono versati in un contenitore predisposto e che è dotato di una valvola la quale distribuisce il pellet con cadenza temporizzata, lasciandolo cadere nella camera di combustione chiusa verso l’esterno.

In effetti, quindi, non siamo più in presenza del classico camino ma quasi di una stufa in cui la fiamma non è accessibile.

Tuttavia, il fascino del calore da focolare rimane intatto e rispetto al camino classico c’è una notevole comodità data dal fatto che, una volta scaricato un sacco di pellet, questo è sufficiente per tutto il giorno e possiamo goderci il calore senza disturbarci oltre.

Il camino ventilato: un impianto di riscaldamento green per casa nostra

Una soluzione intelligente e di grande interesse è, infine, il camino ventilato.

La sua ventilazione si può applicare a entrambe le soluzioni sopra esposte e prevedere di raccogliere il calore all’interno di un sistema di ventilazione costituito da canalizzazioni che hanno sbocco nei vari ambienti di casa. Così facendo l’aria calda viene distribuita ovunque in giro per casa assicurando la giusta temperatura durante il periodo invernale.

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Il camino e i prezzi da sostenere per averlo: alcuni esempi

Terminiamo l’articolo con qualche specifica sul costo di un caminetto qualora lo volessimo installare in casa nostra.

Per l’acquisto di un camino a legna classico, in funzione delle sue dimensioni e della sua qualità, si possono spendere dai 1000 ai 2500 euro.

Nel caso di un camino a pellet, invece, il prezzo sale un po’ perché, come visto, ci sono dei componenti in più come la camera chiusa, il dispensatore di pellet e generalmente un display di gestione dell’accensione, spegnimento e temperatura di servizio. Quindi, in questo caso, la spesa si aggira sui 2000-3500 euro.

Il camino: ruolo e declinazione di un classico della casa

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